Jenson Button vince a Melbourne

Jenson Button ha vinto il Gran Premio d'Australia dopo una gara ricca di colpi di scena e sorpassi.

pubblicato 28/03/2010 à 10:16

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Jenson Button vince a Melbourne

In F1 è mancato lo spettacolo: tutti erano d'accordo il giorno dopo il Gran Premio del Bahrain, apertura della stagione. Ognuno ha avuto la propria idea per ravvivare la gara. In definitiva, era necessario affidarsi ad un elemento naturale presente fin dagli albori dell'epoca Harley Knucklehead 1 : la pioggia. Per tutta la prima mezz'ora di gara, il cambiamento delle condizioni di aderenza ha aumentato il numero di scontri nel gruppo.

Quindici minuti prima dell'inizio della gara è arrivata la pioggia. I team avevano pianificato in anticipo e dotato le loro vetture di pneumatici intermedi poiché la pista era bagnata ma non troppo bagnata. Per il giro di formazione, è in queste condizioni che i piloti sono partiti.

Al via Felipe Massa (Ferrari), quinto, si lancia perfettamente. Supera Jenson Button (McLaren), Fernando Alonso (Ferrari) e Mark Webber (Red Bull) per salire al secondo posto, dietro Sebastian Vettel (Red Bull), molto ben iniziato.

Alla prima curva, primo incidente: Jenson Button frena tardi, spinge Fernando Alonso, che centra il Mercedes de Michael Schumacher. Tutto sta andando bene per il britannico, a differenza di Fernando Alonso, che volta le spalle alla pista, e Michael Schumacher, la cui ala anteriore tocca terra. Alonso parte ultimo, Schumi rientra ai box.

Pochi secondi dopo questo incidente, Kamui Kobayashi (Sauber) commette un errore e fa esplodere il suo auto su Williams de Nico Hulkenberg, Sébastien Buemi (Toro Rosso) andando anche fuori strada. Come nelle prove libere, Kobayashi ha perso l'ala anteriore, un problema che diventa pericoloso quando accade nel gruppo. A seguito di questo incidente è entrata in funzione la safety car. Vettel precede Massa, Webber, Kubica, Rosberg, Button, Hamilton?

Mentre Alonso e Schumacher, in fondo al gruppo, cercavano di recuperare posizioni per tornare in testa alla corsa, la leggera pioggia ha smesso e la pista ha cominciato ad asciugarsi. Webber supera Massa per il secondo posto e Hamilton supera Button. Quest'ultimo, subito, rientra ai box e monta le gomme slick.

Il rischio per il britannico è grande, dato che la pista è ancora in gran parte bagnata. Button sbanda all'uscita della pitlane, va molto largo pochi secondi dopo ma pensa di aver fatto la scelta giusta. Infatti, con il progressivo asciugarsi della pista, Button riacquista aderenza ed è molto più veloce degli altri piloti, che montano ancora gomme intermedie.

Tutti rientrano ai box per cambiare le gomme, dopo aver visto i progressi di Button. Webber guida la corsa, Vettel rientra ai box prima dell'australiano. Ma quest'ultimo, sempre con gomme intermedie, ha perso secondi preziosi su una pista ormai quasi completamente asciutta. Dopo il pit-stop, Webber è partito sesto.

Davanti, Vettel ha messo a segno i giri migliori della gara mentre alle sue spalle le lotte si moltiplicavano. Rosberg suona il clacson alle spalle di Kubica, sorprendendo terzo alle spalle di Button. Hamilton supera Barrichello e raggiunge Webber, che attende dietro Massa. Al 13esimo giro, Webber ha finalmente superato Massa e Hamilton ha colto l'occasione per sorpassare la Ferrari. Nel suo percorso, l'inglese tenta di raggiungere Webber ma lo tocca (primo contatto), ei due finiscono fuori pista. Massa ne approfitta per riconquistare il suo posto. Più indietro nel gruppo, è Jaime Alguersuari (Toro Rosso) che deve difendersi, alla grande, contro Michael Schumacher, 21 anni più anziano di lui.

Innanzitutto Vettel è ancora in testa davanti a Button, che ha approfittato della sua audace strategia per realizzare una rimonta spettacolare. Seguono Kubica e Rosberg. Dietro, le posizioni d'onore se le contendono – nell'ordine, dal 5° all'8° – Massa, Hamilton, Alonso e Webber. Al 22° giro Hamilton supera Massa, Alonso deve rallentare per evitare di colpire il brasiliano e Webber ne approfitta per insinuarsi tra le due Ferrari.

Ma la cosa più incredibile è accaduta al 26° giro, quando Sebastian Vettel (Red Bull) è uscito di pista mentre era saldamente al comando. Jenson Button eredita quindi il primo posto, prova dell'efficacia del suo pit-stop anticipato all'inizio della gara. Un viale si presenta quindi a Button. Le gomme morbide dovrebbero essere in grado di durare anche tutta la gara, essendo la gomma fornita da Brisdgestone molto resistente.

Nel gruppo i sorpassi sono legioni. Rosberg viene superato da Hamilton, l'inglese arriva addirittura a minacciare Kubica, ancora secondo. Il polacco resiste al Campione del Mondo 2008 e protegge la sua posizione, mentre, più indietro, Webber supera Massa per il quinto posto. Alonso torna dal compagno di squadra, prova a riprenderlo ma non ci riesce.

I duettisti Hamilton e Webber rientrano quindi ai box per montare le nuove gomme soft, mentre i piloti rimasti in testa (Button, Kubica, Massa, Alonso) cercano di arrivare al traguardo con le gomme usurate alla prima sosta. Hamilton e Webber sembrano aver fatto la scelta giusta visto che, tornando in pista, hanno fatto segnare i migliori tempi.

Quinto e sesto, i due uomini hanno messo insieme giri veloci e sono rapidamente tornati alla Ferrari di Alonso. Per tutta la fine della gara lo spagnolo si è concentrato sul non commettere errori e sul non dare a Hamilton la possibilità di sorpassarlo. A due giri dal traguardo, il britannico ha fatto del suo meglio per il giro, superando Alonso. Ha dovuto rallentare e accostare prima della curva, ma Webber è arrivato dietro e lo ha colpito, facendo finire entrambe le vetture nella ghiaia.

Possono partire, ma Webber deve tornare ai box per beneficiare di una nuova ala anteriore. Davanti, Jenson Button ha fatto da solo e, nonostante l'usura delle gomme, è riuscito a segnare tempi competitivi. Dopo 58 giri può stringere il pugno e festeggiare la sua vittoria, la prima con la McLaren. Alla fine è davanti a Robert Kubica (Renault), Felipe Massa (Ferrari), Fernando Alonso (Ferrari), Nico Rosberg (Mercedes), Lewis Hamilton (McLaren), Tonio Liuzzi (Force India), Rubens Barrichello (Williams), Mark Webber (Red Bull) e Michael Schumacher (Mercedes ).

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