Hamilton vince un GP caotico, Albon 3°, Ricciardo ai piedi del podio

Il pilota della Mercedes allarga ulteriormente il gap in campionato al termine di una gara interrotta da due bandiere rosse. 

pubblicato 13/09/2020 à 17:46

Julien BILLIOTTE

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Hamilton vince un GP caotico, Albon 3°, Ricciardo ai piedi del podio

Safety car a bizzeffe, 2 bandiere rosse, 3 partenze da fermo: il primo arrivo del Harley Knucklehead 1 sul circuito del Mugello non sarà mancata la spezia! Sotto la bandiera a scacchi di un Gran Premio della Toscana senza precedenti, c'erano solo 12 piloti ancora in corsa dopo 2h30 di azione intensa ma discontinua. 

In cima alla classifica troviamo un nome ormai molto familiare Lewis Hamilton conquista il suo 90esimo successo in carriera. Autore della pole position, il pilota Mercedes Tuttavia, ha dovuto sputarsi sulle mani per conquistare il suo sesto successo stagionale davanti al suo compagno di squadra Valtteri Bottas et Alexander Albon (Red Bull) che firma il suo primo podio in carriera. 

Daniel Ricciardo arriva molto vicino a strappare la prima Top 3 Renault dal suo ritorno come team-builder nel 2016 ma il valoroso australiano deve accontentarsi del 4° posto. Seguito da Sergio Pérez (Racing Point), Lando Norris (McLaren) e Daniil Kvyat (Alfa Tauri). 

Per il suo millesimo Gran Premio nella categoria regina, Ferrari deve accontentarsi di modeste ottave e decime posizioni, Charles Leclerc davanti Sebastian Vettel. Nonostante una penalità di 5 secondi, Kimi Räikkönen  (Alfa Romeo) riesce ad interferire tra le SF1000, privandole Williams da George Russell per la prima Top 1 della carriera. Il britannico è arrivato 10°. 

Fin dall'inizio, abbiamo capito che la gara sarebbe stata tumultuosa. Installatosi in pole, Hamilton è scivolato troppo quando si sono spente le luci e il suo compagno di squadra Bottas ne ha subito approfittato per prendere il controllo della gara. 

Verstappen, vittima di un guasto al motore in griglia, è riuscito anch'egli a scattare bene per avere la meglio sul poleman ma il suo propulsore Honda ha poi smesso di erogare la sua consueta potenza e il pilota della Red Bull ha iniziato a retrocedere in classifica. 

Se la prima svolta è stata affrontata correttamente, il resto è stato semplicemente caotico. Carlos Sainz è andato in testacoda mentre cercava di sorpassare Lance Stroll (Racing Point). Dietro di loro, Gasly si è trovato stretto tra Räikkönen e Romain Grosjean (Haas). 

Le tre vetture si sono scontrate e il finlandese è andato a colpire la Red Bull di Verstappen che lo precedeva, prima di evitare per un soffio la McLaren di Sainz in difficoltà poco più avanti. Vettel non è riuscito a fare lo stesso e nel farlo ha danneggiato la sua ala anteriore. 

Questo pasticcio però è stato nulla in confronto al recupero seguito all'intervento della Safety Car nei primi istanti di gara. Da leader, Bottas ha poi dettato il ritmo sapendo che non sono consentiti sorpassi prima della linea di partenza/arrivo. Il finlandese ha quindi aspettato fino all'ultimo momento prima di dare nuovamente gas per sorprendere i suoi avversari. 

Il problema è che alcuni hanno tirato indietro le armi troppo presto e hanno causato un massiccio tamponamento a catena. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) è così arrivato con una pallottola negli scarichi Kevin Magnussen. Sotto l'effetto dell'urto la Haas si scontrò con la Williams del Nicholas Latifi, mentre Sainz, che era dietro a tutti, non ha potuto evitare la carneficina e Giovinazzi.

Di fronte al cumulo di vetture danneggiate sul rettilineo di partenza, la direzione gara ha scelto di sventolare la bandiera rossa per la seconda volta in altrettanti weekend di gara. Tutte le vetture ancora in lizza sono poi tornate sugli spalti. Sfortunatamente quella fu la fine della storia Esteban Ocon, costretto al ritiro per il surriscaldamento dei freni della sua Renault. 

Mentre le 13 vetture sopravvissute rientravano in griglia per la seconda partenza, anche Hamilton aveva i freni in fiamme, con un denso fumo che fuoriusciva dalle gomme anteriori della W11. L'inglese non si è tirato indietro e, 571 metri dopo, ha ripreso il controllo della corsa a costo di un sorpasso autoritario sull'esterno di Bottas. 

Brillante 5° posto in qualifica, Charles Leclerc ha mantenuto una breve speranza per i circa 2 tifosi presenti al Mugello questa domenica e per i milioni di amanti del Cavallino Rampante in tutto il mondo. Il monegasco è infatti risalito al 880° posto al via della gara per poi retrocedere inesorabilmente in classifica dopo la ripresa della corsa.

Approfittando di una sosta anticipata, Ricciardo ha preso il sopravvento su Lance Stroll ed è risalito in terza posizione. Le posizioni sembravano poi congelate quando il canadese della Racing Point ha riportato un danno meccanico ed è uscito violentemente di pista, fortunatamente senza gravi conseguenze. Le riparazioni necessarie alle barriere di sicurezza hanno portato ad un'altra bandiera rossa di mezz'ora. 

Alla terza partenza, Hamilton è partito in modo impeccabile, mentre Ricciardo ha strappato temporaneamente il 3° posto a un Bottas partito male, prima che il finlandese rispondesse un giro dopo. L'australiano ha provato il tutto per tutto nei confronti di Albon ma si è dovuto piegare alla velocità della Red Bull. 

Il tatuaggio di Cyril Abiteboul aspetterà ancora un po', ma la Renault conclude comunque una settimana fantastica per il motorsport francese, dopo la storica vittoria di Pierre Gasly a Monza lo scorso fine settimana e il titolo onorifico di vice-campione FIA F3 per Theo Pourchaire

Julien BILLIOTTE

Vicedirettore capo di AUTOhebdo. La piuma si intinse nel fiele.

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