In occasione di ritiro annunciato da Kimi Räikkönen al termine della stagione 2021 di Formula 1, AUTOMATICOsettimanalmente vi propone una delle prime interviste al finlandese presenti nelle nostre rubriche, pubblicata all'inizio della stagione 2003.
Un giovane brasiliano guida la tempesta al volante di una modesta Toleman per rivelarsi sulla scena internazionale contro ogni riferimento Alain Prost durante il GP di Monaco 1984. Un giovane tedesco percorre lo scivolo delle Ardenne al volante della sua altrettanto modesta Jordan durante il GP del Belgio 1991. Sono come quei GP che restano impressi per sempre nella memoria, GP cruciali che danno inizio ad un ciclo. Oggi, in vista degli ultimi GP di Malesia e Brasile, possiamo tranquillamente affermare che il GP di Francia del 2002, dove catturò l'immaginazione, avrà effettivamente la stessa immortalità. In queste tre occasioni – e in molte altre ancora – Kimi è stato più che mai all'altezza del suo soprannome di Iceman, assegnatogli non senza umorismo dai suoi meccanici. Un soprannome da “cassetto”, per richiamare amichevolmente le sue origini nordiche, per prendersi gioco della sua economia verbale e, soprattutto, per rendere omaggio alla sua prodigiosa compostezza. Ron Dennis può dormire sonni tranquilli, il suo nuovo protetto è proprio come la sua scuderia: freddo
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