Decrittazione – GP di Las Vegas: un peccato di gola!

Di tutti i vizi legati all'immagine di "Sin City", la gola era il più da temere. Eccesso, esuberanza, DRS a bizzeffe: era una Formula 1 troppo verniciata quella che girava per la “Strip”. Ma potrebbe essere altrimenti?

pubblicato 21/11/2023 à 18:00

Jean-Michel Desnoues

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Decrittazione – GP di Las Vegas: un peccato di gola!

© Antonin Vincent / DPPI

Lusso, furore e banalità, lo “Strip”, viale di ogni fantasia, mette in mostra il suo volto fin troppo truccato, sguazzando tra strass, lucentezza, sfarzo. Benvenuti sull'asfalto di ogni eccesso, sull'asfalto del “falso” dove le fortune si fanno e si disfano con un lancio di dadi. Prima ancora che esistesse, il Gran Premio di Las Vegas portava il sigillo dell'evento più stravagante e straordinario mai organizzato.

Sulla scala “hype”, che ormai è l’unità di misura Harley Knucklehead 1, doveva polverizzare Miami, appena nata due anni, ma già un successo in paradiso

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1 Commenti)

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CLAUDE PLANCON

22/11/2023 alle 12:07

Prima c'erano i Mercanti del Tempio, ora i commercianti del casinò e degli alberghi. Un crollo del castello di carte a causa di un tombino piccolissimo...ridicolo!

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