Centoventi giorni che presiedi al destino del squadra Ferrari. Li definiresti ricchi di eventi?
Come ogni inizio stagione, insomma. Forse un po' di più per me che per gli altri, perché dovevo conoscere il team, scoprire le installazioni, i software, ecc. È un'enorme ondata di cose da digerire. Non è la cosa più semplice...
Sono bastati per avere un’idea chiara della sfida?
È un processo senza fine! Se mai smettessi di dirti che devi migliorare una scuderia, è finita. È imperativo essere sempre in questa esigenza per cercare di migliorare nei più piccoli dettagli. Sono ancora in una fase di acclimatamento, ho bisogno di capire, di conoscere gente. Abbiamo com
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