Toto Wolff sui limiti della pista: “Le regole devono essere chiare”

Toto Wolff auspica fortemente che le regole relative ai limiti della pista siano definite con chiarezza per i prossimi appuntamenti, così da non rivivere lo scenario del Bahrein.

pubblicato 31/03/2021 à 11:40

Pierre Nappa

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Toto Wolff sui limiti della pista: “Le regole devono essere chiare”

I limiti della pista restano una regola spesso menzionata durante le competizioni in circuito, con talvolta la volontà di spingersi al limite con i regolamenti per team e piloti.

L'ultimo Gran Premio del Bahrain non si è discostato dalla regola con un turno 4 che ha in gran parte deciso le sorti dell'evento. Restituito sulla scia di Lewis Hamilton (Mercedes), Max Verstappen (Red Bull) ha sfruttato ogni centimetro possibile sulla pista di Sakhir, superando la traiettoria per prendere il vantaggio sulla W12 del britannico.

Costretto a cedere la sua posizione, l'olandese non potrà mai tornare sul campione del mondo. Quest'ultimo aveva però regolarmente superato i limiti della pista in questa famosa curva 4 durante la gara, prima di essere richiamato all'ordine dalla direzione gara, con la possibilità che gli venisse esposta la bandiera bianconera.

Una situazione particolare poiché durante le qualifiche, tali libertà con la traiettoria in questa zona sono diventate presto sinonimo di cancellazione dei tempi. Da qui l'interrogatorio di Toto Wolff su di esso.

« Le regole devono essere chiare, sacre e non un romanzo di Shakespeare che lasci spazio all'interpretazione, augura il Team Principal Mercedes. Dobbiamo essere coerenti nel modo in cui i messaggi vengono consegnati...

Da questo bisogna togliere che questo parametro deve essere semplice, in modo che tutti possano capirlo senza avere il documento in macchina per ricordare cosa è effettivamente consentito e cosa no.

All'inizio della gara si diceva che i limiti della pista alla curva 4 non sarebbero stati puniti. E poi all'improvviso abbiamo sentito che se avessimo continuato ad uscire largo, sarebbe stato considerato un vantaggio e avrebbe potuto comportare un rigore.

Di cui abbiamo discusso con il direttore di gara ma non c’è stato nulla da fare. Alla fine, questa decisione ci ha fatto vincere la gara. Max è andato largo nella definizione del direttore di gara, traendone vantaggio. »

Uno dei difetti ricorrenti dei ballottaggi su asfalto attuati ormai da diversi anni, e che ritroviamo oggi in molti campionati.

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