Progetto Andretti-Cadillac… Ben Sulayem si rifa

Diversi giorni dopo aver avviato, da solo, un processo di dichiarazione di interesse per i team che desiderano unirsi alla griglia della F1, Mohammed Ben Sulayem ha twittato nuovamente per sostenere appena velatamente il biglietto Andretti-Cadillac, con un'allusione indiretta ma chiaramente al promotore Liberty Media.

pubblicato 08/01/2023 à 14:21

Jeremy Satis

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Progetto Andretti-Cadillac… Ben Sulayem si rifa

Stefano Domenicali e Mohammed Ben Sulayem insieme al Gran Premio del Belgio. © Julien Delfosse/DPPI

Fino a che punto durerà la lotta delle parole F1 e la FIA? Cominciamo ricollegandoci agli ultimi eventi. Il 2 gennaio, il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem ha annunciato tramite Twitter l'avvio di un processo di dichiarazione di interesse per i team che desiderano unirsi alla griglia di F1.

Un tweet che inizialmente cadde un po' come un pelo nella zuppa, finché due giorni dopo Andretti, che non era riuscito a convincere la F1 e i team già impegnati da due anni, colpì duro annunciando una partnership strategica con Cadillac e il gruppo General Motors con l'obiettivo di entrare in Formula 1. 

In questa occasione, Michael Andretti ha anche chiaramente promesso fedeltà alla FIA, un modo per tentare di forzare la transizione quando la F1, volendo non arrabbiarsi con le squadre attuali, continua a rendergli la vita difficile facendo orecchie da mercante e nascondendosi dietro un processo a lungo termine. 

Un attacco sottilmente velato alla F1

Quando è stata annunciata la partnership Andretti-Cadillac, la F1 ha risposto con un breve comunicato stampa menzionando in particolare che la FIA era lungi dall'essere l'unico decisore e che un processo, in cui Andretti è impegnato da più di un anno, esisteva e dovevamo attenervisi. Il tutto criticando il clan Andretti, che Liberty trova fin troppo rumoroso sui media. 

Stefano Domenicali lo ha detto più e più volte: in caso di interesse ad entrare in F1, Liberty Media preferisce l'acquisto di un franchising già sulla griglia piuttosto che l'inserimento di un'undicesima struttura, che avrebbe il dono di tagliare i ricavi della torta in 11 anziché 11, a cui la stragrande maggioranza delle squadre è contraria. 

In ogni caso, il comunicato stampa della F1, unito alle parole elogiative di Andretti nei confronti di Ben Sulayem e alla volontà della FIA di riaffermare la propria autorità in materia, hanno chiaramente alimentato lo scontro politico in corso tra la Federazione Internazionale e Liberty Media, il promotore interpretato da Stefano Domenicali. 

Questa domenica, a riprova del divario che ogni settimana aumenta un po' tra le due istituzioni, il decisamente modernissimo Mohammed Ben Sulayem ha twittato di nuovo, rivolgendosi tra le righe alla F1, che non ha avuto la minima eco sui suoi sito web riguardo all'annuncio della partnership Andretti-Cadillac, quando aveva fatto una pubblicazione per informare della fine del progetto Porsche-Red Bull pochi mesi.

Il presidente della FIA ha scritto: “È sorprendente vedere reazioni avverse alla notizia della partnership Andretti-Cadillac. Nel recente passato la FIA ha accettato iscrizioni da organizzazioni più piccole e di successo. Dovremmo incoraggiare i potenziali arrivi sulla griglia di produttori globali come General Motors e team di successo come Andretti e altri.

Prima di aggiungere: “L’interesse da parte dei team provenienti da mercati fiorenti aggiunge diversità e forza al valore della F1”. Vista la serie di episodi che sta diventando la storia di una possibile undicesima squadra sulla griglia, aspettiamo ora con impazienza la risposta che la Formula 11 e le squadre daranno! 

LEGGI ANCHE > Progetto Andretti-Cadillac… brucia lo straccio tra F1 e FIA

Jeremy Satis

Grande reporter di F1 e appassionato di formule promozionali

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Jacques Morin

08/01/2023 alle 07:06

Non c'è alcuna ragione sportiva o di sicurezza per cui il campo non debba accogliere da 24 a 26 vetture... o addirittura trenta in pratica: per molto tempo ci sono state vetture non qualificate... Le infrastrutture del circuito lo consentono, ad eccezione di uno o due tracciati non permanenti. E questo aprirebbe posti ai giovani piloti bloccati nelle formule di promozione... Solo il desiderio di profitto degli azionisti delle squadre è un ostacolo per ulteriori squadre... Quando ci sarà un sistema pluriennale con i team che dalla F1 saliranno alla F2 e gli altri scenderanno in base ai rispettivi risultati???

DANIEL MEYERS

08/01/2023 alle 05:45

Quanto lontano ? Forse fino (almeno) a un tentativo di scissione tra F1 e FIA, penso addirittura che la domanda non sia più se ciò accadrà, ma quando.

08/01/2023 alle 04:50

Fino a che punto si spingerà la battaglia di parole tra F1 e FIA? Ottima domanda... e non bisogna sottovalutare i rapporti tra MBS (la FIA) e tutti questi petro-paesi che ospitano (e anche sponsorizzano) la F1 e sarebbero sicuramente favorevoli ad un campo allargato a nuovi team!

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