Porsche in monoposto: un'avventura a puntini

Nel momento in cui la casa di Stoccarda, titolata lo scorso fine settimana a Shanghai, si prepara a lasciare la LM P1 nel WEC per unirsi alla Formula e dal 2019, è l'occasione per ricordare che ha già sviluppato monoposto sia in F1 che per il 500 Indiana.

pubblicato 09/11/2017 à 20:27

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Porsche in monoposto: un'avventura a puntini

L'interesse di Porsche pour des monoplaces n’a rien de surprenant de la part d’un concepteur qui s’est toujours passionné pour la recherche de la performance. Car c’est bien dans le travail de Ferdinand Porsche qu’il faut aller chercher les gênes de celle qui sera la première Porsche F1.

Alla fine della seconda guerra mondiale, Ferdinand Porsche, la cui azienda con sede a Gmünd, in Austria, nel 1944, è nota per aver sviluppato progetti di carri armati per la Wehrmacht, si ritrovò prigioniero dell'esercito francese. Nonostante la sua situazione, fu contattato da un altro austriaco, residente in Italia, Carlo Abarth, noto per la sua capacità di ingrandire le “piccole” Fiat.

Abarth, sposata con l'ex segretario di Anton Piëch, genero di Ferdinando, contatta il suocero per sviluppare una serie di progetti tra cui un'auto da corsa che sarà il cavallo di battaglia della Cisitalia (Consorzio Industriale Sportive Italia. N.d.R.) ), marchio allora molto poco conosciuto. Un programma finanziato da Piero Dusio, imprenditore torinese grazie al quale è nata Cisitalia 246, auto derivata da una Fiat 500 e che si distinse nelle manifestazioni nazionali italiane, nelle mani di Tazio Nuvolari...

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