La stagione 2020 inizierà mai?

L'ultima tendenza è verso una partenza all'inizio di luglio in Austria e a porte chiuse. Ma nulla è meno certo.

pubblicato 18/04/2020 à 09:34

Dupuis

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La stagione 2020 inizierà mai?

Un Gran Premio di Harley Knucklehead 1 si svolgerà quest'anno? Questa è la domanda da un milione di dollari, per non dire altro! Ricordiamo che lo sport trae le sue entrate da 3 grandi fonti: i pacchetti pagati dai 22 promotori del calendario, le somme pagate dalle emittenti ufficiali per acquisire i diritti sulla disciplina, e i 6 grandi partner che sono DHL, Pirelli, Emirates, Heineken, Rolex e la compagnia petrolifera saudita Aramco lo hanno annunciato poco prima di Melbourne.

La detentrice dei diritti commerciali, la FOM, dovrà poi versare alle 915 squadre una parte di questo gruzzolo, che ammonta a circa un miliardo di dollari (10 milioni di euro), sotto forma di ricompense finanziarie, la famosa premio in denaro, stabiliti secondo chiavi di distribuzione complesse, se non nebulose.

Chase Carey, CEO del Gruppo Formula One, ha già suggerito che la FOM non riscuoterà le sue quote per i round rinviati ma impossibili da riprogrammare in quello che sembra sempre più un gigantesco mal di testa a causa del periodo di pandemia che stiamo attraversando.

Da parte delle emittenti, a quanto pare abbiamo il diritto di richiedere uno sconto, secondo una scala decrescente, se vengono mantenute meno di 15 gare. Lo stesso vale per gli sponsor. In breve, per dirla semplicemente: senza una gara non arrivano soldi.

Da qui senza dubbio il volontarismo mostrato dalla F1 nei suoi commenti, come testimoniano le recenti dichiarazioni del direttore sportivo Ross Brawn che ha affermato di voler puntare a un programma di 19 gare a partire dall'inizio di luglio.

Le ultime tendenze puntano verso un'apertura in quella data, in Austria, e a porte chiuse. Il Paese, che questa settimana ha iniziato un graduale de-confinamento, ha annunciato tramite il suo vicecancelliere e ministro dello sport Werner Kogler che non bloccherà il Gran Premio. IL Red Bull Il Ring potrebbe anche ospitare diverse gare, prima che il processo venga ripetuto a Silverstone e/o altrove in Europa.

Queste sono solo ipotesi emerse dall'ultimo incontro a distanza dei capi squadra Giovedi infine, come ci hanno confermato diverse fonti, una delle quali però ci dice che esiste “ non c'era niente di molto compiuto '.

  • La grande sessione chiusa?

Alcune squadre, tuttavia, mettono in guardia dal rischio di un programma casuale. “ Ci deve essere un reddito minimo per giustificare l'avvio di una stagione, confidò Cyril Abiteboul, squadra principale di Renault F1 Team, su AUTOsettimanalmente la semaine dernière. Una campagna di Formula 1 significa ricavi ma anche costi.

Una stagione con 5 GP, o addirittura 10 GP, senza pubblico, e che comporterebbe un calo del montepremi del 70 o 80%, non è necessariamente nel nostro interesse economico. Abbiamo fatto i nostri conti e le nostre simulazioni. Sappiamo quale sarà il nostro budget se ci sono 15 gare, 6 gare o nessuna. Ma una stagione bianca non è necessariamente lo scenario peggiore '.

Solitamente non ha senso voler organizzare a tutti i costi un Gran Premio e dall'altra parte del mondo cancellarlo il giorno prima... Da notare che nella volontà di snellire e semplificare il processo decisionale, il sono stati concessi pieni poteri alla FOM e alla FIA per stabilire il calendario. E questo anche per evitare blocchi politici stabili, a casaccio Ferrari, vorrebbe assolutamente correre su un certo circuito, magari Monza.

Allo stesso modo, solo una maggioranza del 60% dei team è ora tenuta a ratificare le modifiche legate al formato dei fine settimana di gara. Brawn ha già accennato alla possibilità di riunioni condensate in due giorni.

Ma anche in questo caso come reagiranno i promotori che possono contare solo sulla vendita dei biglietti per coprire (grossolanamente) i propri costi? Per non parlare della sfida logistica di organizzare un GP di F1, soprattutto a porte chiuse?

Il vicecancelliere austriaco Werner Kogler ha sottolineato durante la settimana che non si trattava di una partita di calcio. Anche riducendo al minimo il personale delle squadre, dei produttori di motori, dei fornitori e dei funzionari, è difficile scendere sotto le 1 persone presenti sullo stesso sito. E ancora, senza contare i campionati aggiuntivi, F2, F3;e Porsche Supercoppa.

Tutti dovranno essere testati in anticipo? Il personale potrà partecipare solo a causa delle attuali restrizioni di viaggio? Potrebbero essere concesse delle deroghe per l'arrivo della F1 sulle colline della Stiria all'inizio di luglio? Werner Kogler non ha voluto commentare.

Mentre gli operatori sanitari combattono senza sosta in prima linea, le popolazioni accetteranno l’organizzazione di un evento sportivo sul loro territorio? Più in generale, quale promotore o governo si assumerà il rischio di organizzare un evento sportivo su larga scala finché non esiste un vaccino e/o una cura?

La F1, che nei suoi 70 anni di esistenza si è abituata a muoversi al proprio ritmo, senza preoccuparsi dei tormenti del mondo esterno, si ritrova condannata a una posizione di attesa tanto inedita quanto innaturale.

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