D-6: Dovremmo aver paura di Max Verstappen?

A soli 18 anni, l’olandese sta rivoluzionando le abitudini, confondendo i codici e aprendo una nuova era. Il pilota più giovane a debuttare F1 e il più giovane vincitore di un Gran Premio, non si preoccupa delle convenzioni e ascolta solo il suo istinto. Spericolato per alcuni, pericoloso per altri, ma veloce per tutti, è riuscito a guadagnarsi il rispetto di tutti in poche gare. Prima di provarlo, anche i più esperti ci pensano due volte! L'anno scorso è riuscito a scuotere Kimi Räikkönen quando nessuno era mai riuscito a scongelare “Iceman”, questo è tutto dire. Lui, che si considera un potenziale campione del mondo, aspetta con impazienza, talvolta con irritazione, la cavalcatura che gli permetterà di assumere il suo destino. Ma è proprio questo entusiasmo che può essere pericoloso.

Innegabile punta di diamante della prossima generazione, suscita tanto più interesse quanto mancano elementi di paragone con lui poiché nessun pilota è ancora arrivato così lontano così velocemente. Educato fin da giovanissimo da un padre, Jos, ex pilota di F1 tanto esperto quanto esigente, Max ha dentro di sé quella sicurezza e determinazione che contraddistinguono i più grandi. In Brasile lo scorso anno, in condizioni dantesche, che ricordano quelle del Gran Premio di Monaco del 1984, dove il giovane Senna innaffiò il Principato con il suo talento, Verstappen portato a termine una gara che passerà anch'essa alla storia. Quella di un pilota deciso a battere tutti i record. Senza offesa per l’aristocrazia della F1…

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