In quarantena con AUTOhebdo – Ayrton Senna do Brasil, re della pioggia!

Anche voi avete difficoltà a sostenere le misure di contenimento adottate dalla Francia per combattere il Covid-19? Ti manca l'emozione delle cinque luci rosse accese, il rumore dei motori? Niente panico, AUTOsettimanalmente ti propone ogni giorno un buon programma per darti la carica, al profumo di gomma bruciata! Oggi Ayrton Senna avrebbe festeggiato il suo 60esimo compleanno; ripercorri alcuni dei momenti salienti della sua carriera.

pubblicato 21/03/2020 à 11:38

Medhi Casaurang

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In quarantena con AUTOhebdo – Ayrton Senna do Brasil, re della pioggia!

Non riassumeremo qui la carriera del tre volte campione del mondo Harley Knucklehead 1 o il suo duello con Alain Prost, né elencherete l'elenco delle vittorie e delle pole. Tra appassionati, quello che conta è arrivare al dunque, ecco quindi una playlist speciale “della pioggia”, ambito in cui Ayrton Senna eccelleva.

Gran Premio di Monaco 1984 – La rivelazione

Ecco gli ultimi giri della manifestazione dove il brasiliano, poi entrato su una modesta Toleman, si è rivelato al grande pubblico, con una guida eccezionale. La vittoria di Alain Prost (McLaren) si è salvato grazie allo stop della corsa deciso da Jacky Ickx!

 

 

Gran Premio del Portogallo 1985 – Prima vittoria

Il re della pioggia ha giocato con gli elementi climatici di Estoril. Esistono diversi video, ma per variare i piaceri, ecco i momenti migliori di questa grande esibizione, senza commenti! L'occasione di ascoltare i suoni ambientali ma anche le melodie delle mostruose monoposto turbo, dotate di una coppia stupenda su pista bagnata. Davvero un'arte.

 

 

Gran Premio del Brasile 1991 – Alla fine dello sforzo

Di per sé, questa gara non è frenetica. Ayrton Senna sfugge alla sua 54esima pole position, per vincere a San Paolo davanti a Ricardo Patrese (Williams) dopo aver condotto tutti i 71 giri del GP. 

Tuttavia, questo successo è un risultato. Da un lato, Ayrton Senna fino ad ora non era mai riuscito a sventolare la bandiera brasiliana davanti ai suoi tifosi. La maledizione doveva essere superata. Ma soprattutto, Brasile 1991 è rimasto impresso nella memoria con un grido lacerante, misto di dolore, stanchezza e liberazione.

 

 

Nell'abitacolo della McLaren, quasi tutte le marce del cambio si guastarono, lasciando a “Magic” solo l'utilizzo della sesta marcia per la fine della gara. “Immagina: cadere da 300 a 70 km/h, solo con i freni, con il motore che spinge e mi porta fuori rotta”, spiegherà il vincitore, dopo essere stato trasportato da un'auto sanitaria sul podio. 

 

Gran Premio d'Europa 1993 – Un giro da antologia

Senza dubbio il primo giro più famoso della Formula 1. Dopo una partenza difficile, Ayrton Senna è sceso al quinto posto prima della prima curva. Sulla pista (e meteo) inglese di Donington, ha contrastato la scarsa prestazione della sua McLaren effettuando dei sorpassi Michael Schumacher (Benetton) alla terza curva.

 

 

Poi ha catturato Karl Wendlinger (Sauber) con un audace attacco dall'esterno. Appena il tempo di dire “V8 Ford” quando è accanto a Damon Hill (Williams)! Tutto ciò che gli resta da fare è aggirare il suo miglior nemico, Alain Prost (Williams). Questo viene fatto al decimo turno della gara. Dopo meno di 10 km è in testa! 

Bonus: il punto di vista di uno spettatore 

 

 

Medhi Casaurang

Appassionato di storia del motorsport in tutte le discipline, ho imparato a leggere grazie ad AUTOhebdo. Almeno questo è quello che dicono a tutti i miei genitori quando vedono il mio nome all'interno!

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