Zak Brown: “Non credo che saremmo qui a Miami senza l’effetto Netflix”

La corsa a Miami, i Gran Premi alla conquista dell'Occidente, l'impatto di Netflix, Andretti alle porte del paradiso, la McLaren “non in vendita”… In Florida, il manager americano era richiestissimo dai media. Incontra l'uomo che incarna anche il nuovo volto della F1 negli Stati Uniti.

pubblicato 11/05/2022 à 10:31

Jean-Michel Desnoues

0 Visualizza commenti)

Zak Brown: “Non credo che saremmo qui a Miami senza l’effetto Netflix”

Zak Brown ha smentito le voci secondo cui la McLaren sarebbe stata acquistata dall'Audi. Dovremmo crederci però? © Julien Delfosse/DPPI

Se fossi stato in griglia, il GP di Miami avrebbe soddisfatto le tue aspettative?

Mega! Penso che Tom Garfinkel (vicepresidente, presidente e amministratore delegato dei Miami Dolphins, ndr), il F1, i Miami Dolphins e il promotore hanno fatto un lavoro eccezionale. Quando senti per la prima volta che qualcosa ruoterà attorno a uno stadio, pensi al Caesars Palace di 30-40 anni fa (1981 e 1982. Nota dell'editore). Ma questo è un vero circuito. La richiesta da parte di sponsor e tifosi è stata straordinaria, come non ne avevo mai viste dal mio arrivo in F1 (in 2016. Nota dell'editore). Se un simile successo è stato possibile è anche grazie ad Austin, che ha costruito un fantastico sito per riportare la F1 negli Stati Uniti (dal 2012. Nota dell'editore)

Questo articolo è riservato agli abbonati.

Ti resta il 90% da scoprire.



Sei già abbonato?
Accedi


  • Articoli premium illimitati
  • La rivista digitale dalle 20:XNUMX ogni lunedì
  • Tutti i numeri di AUTOhebdo disponibili dal 2012
COUV-2433

0 Visualizza commenti)