Vettel: 'Nessuna illusione per la prima fila' in Austria

Sebastian Vettel ha avuto una prima giornata di test complicata nel GP d'Austria, ma il tedesco rimane ottimista riguardo al suo margine di miglioramento. Il pilota della Red Bull resta comunque consapevole che la Mercedes sembra intoccabile.

pubblicato 21/06/2014 à 09:56

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Vettel: 'Nessuna illusione per la prima fila' in Austria

Sebastian Vettel è andato vicino alla punizione durante il primo giorno di prove del Gran Premio d'Austria quando è andato in testacoda sul rettilineo di partenza e ha mancato per poco il contatto con il parapetto. Preoccupante però il ritmo del tedesco, che si trovava a 1"7 dal tempo di riferimento prima di ritornare a 1"2 nel pomeriggio dopo essere passato alle gomme super soft.

“Era un venerdì mattina e stavamo testando cose diverse tranne le impostazioni del auto sono molto più complicati da allestire quest’anno”, commenta il quattro volte campione del mondo. “Sono uscito di pista sull’erba ancora bagnata. Il mio compagno di squadra (Daniel Ricciardo) ed io eravamo entrambi in difficoltà, ma siamo riusciti a fare progressi e p.m. Dobbiamo ancora vedere se è il caso di mantenere i nostri aggiornamenti perché le nostre auto sono migliori con il clima più caldo, e questo dovrebbe andare a nostro vantaggio. Non ci facciamo illusioni sulla prima fila ma oltre è impossibile fare pronostici perché non abbiamo riferimenti su questo circuito. Dovremmo migliorare le nostre prestazioni (oggi). Lo spero perché qui vogliamo brillare. »

Anche Sebastian Vettel cercherà di ottenere un buon risultato per dare una risposta al compagno di squadra Daniel Ricciardo che lo sta superando in questa stagione e che ha appena conquistato la sua prima vittoria in un Gran Premio a Montreal. Il tedesco non vuole mostrare il minimo segno di frustrazione. “Non è un segreto che questa stagione sia stata tutt’altro che facile per me. Abbiamo avuto molte difficoltà ma abbiamo comunque fatto grandi progressi rispetto a dove eravamo durante i test invernali. Non mi ha dato più difficoltà degli altri miei compagni. È vero che lui è davanti a me per la maggior parte del tempo, e sono stato io a trovarmi spesso davanti a Mark (Webber) negli anni precedenti, ma non possiamo trarre conclusioni perché ogni gara è una storia diversa. Sta facendo un buon lavoro, su questo non ci sono dubbi. Ha avuto la capacità di sfruttare al meglio la sua macchina fin dalla prima gara e ho avuto difficoltà a passare dalla mia parte. È un bene che l’altra metà stia bene. »

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