Una dura lezione per la Scuderia Ferrari

Dominata dalla Red Bull, e nuovamente ostacolata da problemi al cambio, la Scuderia Ferrari non brilla in terra britannica.

pubblicato 11/07/2016 à 14:17

scrittura

0 Visualizza commenti)

Una dura lezione per la Scuderia Ferrari

“Oggi è stata una giornata difficile, ma abbiamo fiducia nella nostra squadra e nella nostra macchina, quindi non c’è motivo di farsi prendere dal panico e di mettere sottosopra il mondo intero. » La frase di Sebastian Vettel vuole essere ottimista al termine di un Gran Premio di Gran Bretagna dove il squadra La Ferrari, invece, ha disputato una gara molto discreta, con Kimi Räikkönen risalito in quinta posizione, lontano dalla Mercedes e un Red Bull, molto più vivace della SF16-H di Silverstone.

Se il finlandese ha “salvato i mobili” per il clan italiano, Vettel ha riscontrato nuovamente un problema al cambio, ed è stato penalizzato di cinque posizioni in griglia, proprio come a Sochi in Russia o in Austria il fine settimana prima di Silverstone.

Un testacoda in gara e una penalità di cinque secondi per aver forzato Felipe Massa (Williams), per uscire dal limite della pista, è venuto a interrompere la progressione del quadruplo campione del mondo tedesco, che aveva già chiamato un'esplosione di formazione italiana, per recuperare prestazioni dopo le qualifiche, dove le SF16-H sono state dominate dalle Red Bull RB12.

“Ora bisogna capire dove stiamo rinunciando al tempo, specifica Vettel. Abbiamo molto da imparare da un fine settimana come questo. E’ chiaro che oggi non siamo competitivi come in altre gare, ma almeno abbiamo recuperato qualche punto. E quella è stata l'unica gara dell'anno in cui non siamo riusciti a battere le Red Bull in termini di passo gara. »

Il poco brillante risultato della squadra italiana non sorprende più di tanto il Team Principal Maurizio Arrivabene, anche se per quest'ultimo la scarsa prestazione con i rivali della Scuderia è apparsa più chiaramente sulla pista inglese.

“Sapevamo prima di venire qui che non sarebbe stata una pista facile per noi, commenta il transalpino. Ma per essere all'avanguardia non è necessario che esistano percorsi complicati. E' un circuito che, aspetto motore a parte, enfatizza altri fattori che ci sono mancati. Adesso bisogna voltare pagina e guardare verso l’Ungheria tenendo conto della dura lezione del meeting di Silverstone. »

Trovate il resoconto completo e l'analisi del Gran Premio di Gran Bretagna, realizzati dai nostri inviati speciali a Silverstone, nel numero 2071 di AUTOsettimanalmente, disponibile dalle 22 di questa sera in versione digitale, e da questo mercoledì in edicola.

0 Visualizza commenti)

Leggere anche

commenti

*Lo spazio riservato agli utenti registrati. Per favore connettere per poter rispondere o pubblicare un commento!

0 Commenti)

Scrivi una recensione