Comprendi tutto sulla circolare FIA ​​riguardante il delfinamento

Inviando una circolare ai team per controllare meglio il delfino al fine di preservare la salute dei piloti, la FIA avrebbe potuto rimescolare le carte a livello sportivo...

pubblicato 17/06/2022 à 13:41

Jeremy Satis

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Comprendi tutto sulla circolare FIA ​​riguardante il delfinamento

Nuovo colpo per la Mercedes? © Antonin Vincent / DPPI

Quando guarderemo nello specchietto retrovisore il prossimo dicembre e guarderemo indietro a questa stagione 2022, il Gran Premio del Canada potrebbe sembrare il momento clou della stagione. A livello sportivo ovviamente è ancora presto per dirlo, ma a livello regolamentare non ci sono dubbi. Giovedì, alla vigilia delle prime sessioni di prove libere svoltesi a Montreal, la FIA ha inviato ai team una circolare riguardante il delfino, che potrebbe sconvolgere l'equilibrio sportivo di questa stagione.

L'organismo internazionale ha infatti preso atto delle lamentele della maggioranza dei piloti, in primis Carlos Sainz e George Russell, in merito alle conseguenze sulla salute del delfino e del rimbalzo, che affliggono gran parte delle monoposto effetto suolo 2022. Il Gran Premio dell'Azerbaigian e il suo lungo rettilineo hanno infatti particolarmente evidenziato il fenomeno, con una Lewis Hamilton riuscendo a malapena a uscire dalla sua W13 dopo la gara, la sua schiena era così dolorante.

Da qualche settimana, Mercedes ha cercato di sensibilizzare sui rischi del fenomeno, rifiutandosi di alzare realmente l'altezza da terra della sua W13 per non perdere prestazioni, mentre già fatica a elevarsi al livello di Ferrari e un Red Bull. Affinché Toto Wolff a George Russell, che è anche presidente della GPDA (associazione dei piloti), i due uomini hanno costantemente parlato dei disagi e dei rischi del delfino sulla salute dei piloti. E se la FIA avesse potuto, di sfuggita, avere l'idea di prendere in mano la questione chiedendo a tutti i team di alzare l'altezza di marcia per limitare il fenomeno, questa ovviamente non sarebbe stata rifiutata! 

La FIA ha preso molto sul serio l’argomento, e quindi si è divisa da un comunicato stampa di questo giovedì in cui ha spiegato la sua necessità di agire: "La FIA, in quanto organo di governo dello sport, ha deciso che, nell'interesse della sicurezza, è necessario intervenire per richiedere alle squadre di apportare le modifiche necessarie per ridurre o eliminare questo fenomeno". Ai team è stata quindi inviata una direttiva tecnica (TD039), che AUTOhebdo ha potuto consultare. In esso apprendiamo che la FIA desidera definire una soglia di delfinamento che possa essere considerata accettabile, “basato sull’accelerazione verticale dell’auto, che darà un limite quantitativo al livello accettabile di oscillazioni verticali”. Si precisa inoltre che la formula matematica esatta era ancora in fase di analisi e che i team sono stati invitati a contribuire al processo. 

Mercedes, grande perdente nell'affare?

In sostanza, la FIA dovrebbe misurare il delfinamento delle diverse monoposto fin dalla prima sessione di prove libere a Montreal (questo venerdì, alle 20:XNUMX ora francese), compreso un “esame approfondito del pavimento e dei pattini”. Quando verrà stabilito un valore limite per la forza di oscillazione verticale, i team che lo superano dovranno decidere, tra le altre misure, di aumentare l'altezza di marcia per limitare il fenomeno, e quindi sicuramente accettare di perdere prestazioni per rispettare i requisiti di rimbalzo della FIA. .

A prima vista, il grande perdente in questa misura, dal punto di vista delle prestazioni, rischia di essere... Mercedes. La squadra tedesca sperava senza dubbio che tutte le monoposto venissero potenziate. Ma lo saranno solo quelli che focenano troppo, come in particolare il W13. E quando sappiamo che la Mercedes è stata progettata forse ancor più delle altre per avvicinarsi il più possibile al suolo, ci diciamo che la W13 potrebbe lasciare lì qualche decimo in più. Quanto ai grandi vincitori, potrebbero essere due: la Red Bull, che ha una vettura velocissima senza eccessivi rimbalzi e che lotta contro una Ferrari che rimbalza, e soprattutto i piloti, che dovrebbero essere meno sballottati nell'abitacolo. 

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Jeremy Satis

Grande reporter di F1 e appassionato di formule promozionali

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