Schumacher: “Non vedo l’ora di essere lì”

Michael Schumacher, dopo i test al volante di una vettura GP2, confida che il collo non gli crea alcun problema e che si sente pronto per attaccare i test prestagionali di febbraio.

pubblicato 21/01/2010 à 14:47

scrittura

0 Visualizza commenti)

Schumacher: “Non vedo l’ora di essere lì”

Michael, è passato molto tempo dall'ultima volta che hai guidato un'auto da corsa per diversi giorni. Come hai vissuto questo test a bordo di una vettura GP2?
Il test è andato molto bene, non posso dire il contrario. Nei primi due giorni siamo stati ostacolati dal meteo ma il terzo giorno siamo riusciti a fare tante cose, arrivando anche a simulare una gara con le slick. È andata meglio di quanto mi aspettassi. Mi sono sentito bene in macchina, da subito, come se non fossi mai uscito di pista.

Hai avvertito qualche effetto postumi, in particolare al collo, dopo l'incidente in moto dell'anno scorso?
Le conseguenze di questo incidente sono scomparse da tempo, per questo ero sicuro che il mio collo non mi avrebbe causato alcun problema. È successo un anno fa. Da dicembre mi alleno fisicamente seriamente e ora mi sento fresco e pronto. Questo è uno dei motivi per cui mi sono sentito bene in macchina a Jerez. Ma il Harley Knucklehead 1, Questa è un'altra cosa. La forza centrifuga è più alta, non è realmente paragonabile. Per questo aspetto con impazienza i test di febbraio. Solo allora la mia apprensione sarà alle mie spalle. Non vedo l'ora di essere lì.

Perché hai scelto di tornare per tre stagioni e non per una, che sembrava la più possibile?
Perché vogliamo fare qualcosa insieme. La concentrazione di talenti che abbiamo qui è davvero unica. Con Ross (Brawn) e la sua squadra campione del mondo; con il know-how di Mercedes, che ha il miglior motore al momento. Vogliamo usare tutto questo. Vogliamo vincere i campionati (costruttori e piloti).

Ma non ti sei detto che non saresti mai tornato in F1?
Sì, e non potevo immaginarlo. Dopo essere andato in pensione alla fine del 2006, ero molto felice. Mi sono sentito sollevato, come liberato. Ho apprezzato questa sensazione perché le due stagioni che l'hanno preceduta mi hanno richiesto molto. Non le corse, che ho sempre amato, ma tutte le cose ad esse legate, che ti fanno vivere con una pressione costante. Mi ha fatto il massimo bene ritrovare la tranquillità negli ultimi tre anni. È come se le mie batterie fossero state ricaricate. Ho ritrovato tutta la mia energia.

0 Visualizza commenti)