Come già annunciato dal direttore sportivo Ross Brawn, ci dirigiamo verso sei gare di qualificazione Sprint per l'anno finanziario 2022, rispetto alle tre di questa stagione in cui il formato è stato testato a Silverstone (Regno Unito), Monza (Italia) e Interlagos (Brasile). .
I Gran Premi proposti per ospitare questo formato ridotto il prossimo anno sono i seguenti:
Bahrein (Sakhir) – 20 marzo
Emilia-Romagna (Imola) – 24 aprile
Canada (Montreal) – 19 giugno
Austria (Red Bull Anello) – 10 luglio
Paesi Bassi (Zandvoort) – 4 settembre
Brasile (Interlagos) – 13 novembre
In altre parole, la stagione inizierà con uno Sprint, mentre anche il penultimo round ne avrà uno.
Dal lato del "finanziamento", mentre le squadre potrebbero contare in questa stagione su entrate aggiuntive sotto forma di bonus di collisione nel caso in cui subissero danni durante gli incidenti avvenuti nel Saturday Sprint, sarebbe preferibile l'idea di un importo fisso.
D'altro canto, l'integrazione nel budget limitato o il bonus a margine è una questione dibattuta. Inutile dire che questo contributo finanziario è considerato dai team assolutamente essenziale per la continuazione del format Sprint.
Infine l'ultimo aspetto studiato, quello della pole position. All'unanimità, dirigenti e dirigenti del Gruppo F1 Vogliono che la FIA cambi le regole in modo che la pole ufficiale vada al pilota più veloce nelle qualifiche di venerdì piuttosto che al vincitore dello sprint.
Da qui l'idea che le Sprint diventino gare indipendenti... anche se non sarà per il prossimo anno a priori.
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