La Renault si difende

È in questo momento che la Renault si difende davanti al Consiglio mondiale della FIA a Parigi. Sono presenti Fernando Alonso e Nelson Piquet Jr.

pubblicato 21/09/2009 à 11:30

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La Renault si difende

La Renault saprà entro domani martedì la sua sanzione nella vicenda dell'incidente intenzionale di Neslon Piquet Jr a Singapore, nel 2008. Mentre i piloti torneranno su questa pista nel fine settimana per il 14esimo appuntamento della stagione Harley Knucklehead 1, è a Parigi che si sviluppa il futuro Renault F1 Team, davanti a Max Mosley e agli altri 25 membri del Consiglio Mondiale. Questa sarà sicuramente l’ultima questione importante per il britannico prima che il suo successore venga eletto il 23 ottobre.

Perché questa riunione straordinaria del Consiglio Mondiale è molto più importante dell'ultima apparizione del Team Renault F1 davanti agli organi direttivi della FIA. Il 17 agosto la squadra franco-britannica era già venuta a Parigi per difendersi dalla perdita di una ruota. Fernando Alonso durante il Gran Premio d'Ungheria. La Renault ottenne la soddisfazione di poter partecipare al Gran Premio d'Europa, a Valencia, pochi giorni dopo.

Questa volta la vicenda è sproporzionata. Flavio Briatore e Pat Symonds se ne sono già andati e la sanzione prevista dovrebbe essere molto più pesante di una semplice sanzione pecuniaria da 50mila euro. Nell'affare di spionaggio di Ferrari, la stalla McLaren aveva ricevuto una sanzione pecuniaria di 100 milioni di euro. Se la Renault ricevesse una multa comparabile, il Team Renault F1 dovrebbe poi segnalarlo alla direzione generale del produttore francese. E, in un momento in cui la crisi finanziaria non ha abbandonato il settore automobilistico, una multa del genere potrebbe essere un motivo per il produttore di ritirarsi dalla Formula 1.

Questo lunedì Fernando Alonso e Nelson Piquet Jr sono arrivati ​​al quartier generale della FIA, seguiti dallo staff del team Renault, tra cui Bernard Rey, presidente del Team Renault F1, gli avvocati del team, Charlie Whiting, direttore tecnico delegato della FIA, e Max Mosley, presidente della FIA.

Se la FIA volesse dimostrare che questo tipo di macchinazioni sono vietate e dovesse imporre una severa sanzione, lo spettro del ritiro del Team Renault F1 dovrebbe spingere i membri del Consiglio Mondiale ad una certa clemenza. La partenza di due dei protagonisti della vicenda, Flavio Briatore e Pat Symonds, dovrebbe convincere anche la FIA che la Renault ha già fatto il bucato interno, sperando che i due possano assumersi da soli la responsabilità dell'incidente di Singapore. schiene. .

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