Rapporto FIA: risultato del Gran Premio di Abu Dhabi 2021 “valido e definitivo”

La FIA ha pubblicato il suo rapporto sugli eventi accaduti negli ultimi cinque giri del controverso Gran Premio di Abu Dhabi 2021. Ecco i punti principali.

pubblicato 19/03/2022 à 15:03

Jeremy Satis

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Rapporto FIA: risultato del Gran Premio di Abu Dhabi 2021 “valido e definitivo”

Confermati in via definitiva i risultati del Gran Premio di Abu Dhabi 2021. ©DPPI

Era atteso già da diversi mesi. Il rapporto della FIA riguardante gli eventi accaduti negli ultimi cinque giri del controverso Gran Premio di Abu Dhabi 2021 è stato pubblicato questo sabato, un'ora e mezza prima delle prime qualifiche della stagione 2022. Si ricorda che, mentre Nicholas Latifi ha commesso un errore nell'ultimo settore del circuito a cinque giri dalla fine, è entrata la safety car.

Inizialmente la direzione gara ha chiesto ai ritardatari di non dividersi, per poi cambiare idea un minuto dopo ammettendo solo i presenti tra il leader della corsa Lewis Hamilton e il suo rivale Max Verstappen farlo, contrariamente a quanto suggerisce il regolamento tecnico che prevede che tutte le vetture ritardatarie debbano dividersi. 

Il rapporto della FIA, presentato al consiglio mondiale e il cui contenuto è stato approvato all'unanimità, presenta le osservazioni e le raccomandazioni risultanti dall'analisi dettagliata degli eventi. L’informazione principale da ricordare è che il risultato del Gran Premio di Abu Dhabi 2021 e quindi del mondiale è “valido, definitivo e non può più essere modificato”. la FIA spiega che dopo il reclamo avanzato da Mercedes e che è stata respinta dai commissari, il marchio con la stella ha deciso di non presentare ricorso e che non esiste quindi altra base giuridica che possa portare ad una modifica della classifica finale.

Tra le osservazioni fatte si segnala che il “La procedura del regime di safety car è stata al centro delle discussioni”. Si è notato anche il direttore di gara Michael Masi “richiamata la safety car nella pit lane senza che questa avesse completato un ulteriore giro come normalmente previsto dal Regolamento Sportivo della Harley Knucklehead 1'.  

Tuttavia, è stato chiarito che l'analisi ha rivelato che potrebbero esserci diverse interpretazioni degli articoli 48.12 e 48.13 e che "Ciò ha contribuito in modo significativo al procedimento in corso." Tali articoli, si ricorda, fanno riferimento alle norme vigenti in regime di safety car, ed in particolare a ciò che devono fare i ritardatari in queste circostanze. A difesa di Michael Masi, l'analisi ricorda che quest'ultimo ha lavorato con l'obiettivo di terminare la gara sotto la bandiera verde, anziché dietro la safety car, come sempre auspicato nelle discussioni precedenti gli eventi.'Abu Dhabi le diverse parti coinvolte nel campionato del mondo (organizzatori, squadre, piloti, ecc.). E così Masi ha agito "in buona fede e al meglio delle sue capacità date le circostanze difficili, soprattutto considerando i limiti di tempo per quanto riguarda il processo decisionale e l'enorme pressione esercitata su di lui dalle squadre", capisci Mercedes e Red Bull.

Altra precisazione: “Il processo di identificazione dei ritardatari non era precedentemente automatizzato ed è stato un errore umano a portare al fatto che non tutte le auto potevano dividersi. Dato che gli interventi manuali possono generalmente comportare un rischio di errore umano, è stato sviluppato un software che mirerà, d'ora in poi, ad automatizzare la comunicazione dell'elenco delle vetture che dovranno essere duplicate. Ricordiamo che la FIA tramite il suo Regolamento Sportivo 2022 ha anche sostituito qualche giorno fa la parola “qualsiasi” con “tutte” per chiarire il fatto che TUTTE le vetture dovevano dividersi. In parole povere: Michael Masi è responsabile, ma non colpevole… 

Jeremy Satis

Grande reporter di F1 e appassionato di formule promozionali

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