Quale sarà il futuro del calendario F1 2020?

Dopo il rinvio, è puro e semplice annullamento quello che attende l'evento catalano? Oggi, a quasi 4 milioni di residenti nell’area metropolitana di Barcellona viene chiesto di “restare a casa” per rallentare la ripresa dell’epidemia di Covid-19 e cercare di evitare un nuovo confinamento obbligatorio. Il numero di casi di coronavirus è quasi triplicato in una settimana a Barcellona, ​​con circa 800 casi rilevati.

Il governo regionale ha già annunciato la chiusura di cinema, teatri o discoteche, il divieto di assembramenti con più di 10 persone, le visite alle case di riposo o la limitazione della capacità di accoglienza al 50% di bar e ristoranti. In questo contesto ha ancora il suo posto il Gran Premio che si svolgerà tra tre settimane, come ci ha laconicamente confidato il capo squadra.

« C'è molta preoccupazione intorno a Barcellona e non saranno due ma forse tre gare che saremo costretti a correre a Silverstone », spiega con un'espressione sgomenta. Se così fosse, purtroppo l’intero calendario sarebbe in pericolo, perché quasi ovunque in Europa si moltiplicano nuove fonti di contagio.

La F1 tiene aperte tutte le opzioni continuando il confronto con le autorità cinesi mentre ha tre jolly europei nella manica con Imola, Hockenheim e Portimao. Per quanto riguarda la fase finale, è ancora prevista la tappa in Medio Oriente con il Bahrein per due appuntamenti e Abu Dhabi per la gran finale.