Ritratto. Sergey Sirotkin, un pilota sfuggente

Il russo arriva in Formula 1 con il cliché di pilota pagato grazie ai suoi partner, ma viene difeso da Mika Salo. Frédéric Vasseur nota la sua fragilità psicologica nelle formule inferiori.

pubblicato 16/03/2018 à 10:33

Bernard

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Ritratto. Sergey Sirotkin, un pilota sfuggente

Per il suo ingresso tra i partecipanti al Harley Knucklehead 1, Sergey Sirotkin (Williams, 22 anni) non dispone di un ambiente ottimale. Alle numerose critiche rivolte dagli appassionati di motori alla sua nomina, si sono aggiunti commenti realistici e perfino preoccupanti al riguardo al comportamento della sua macchina, la Williams FW41, durante i test invernali a Barcellona (Spagna).

Mentre dovrà farsi valere molto velocemente nei confronti di un compagno di squadra più giovane (19 anni) ma con una stagione di esperienza in F1 (Lance Stroll, un podio), Sergey Sirotkin dovrà dimenticare fin dall'inizio la sua etichetta di pilota pagante a Melbourne (Australia, 23-25 ​​marzo). Ciò significherebbe però dimenticare le qualità di guida dell'uomo, come ad es AUTOsettimanalmente lo ricorda nella sua Guida F1, ancora disponibile in edicola e nel negozio online.

AUTOsettimanalmente raccolto le impressioni di Mika Salo, direttore sportivo del programma SMP (banca moscovita fondata nel 2001), che ha incubato il giovane russo nelle formule promozionali. “È infondato e totalmente ingiusto quello che la gente dice di lui. Il ragazzo è stato altamente raccomandato da Renault dove il suo passaggio è stato apprezzato. Buona velocità di punta, buon feedback tecnico, buon gioco di squadra, buon spirito, difficile trovare punti negativi, assure l’ancien pilote Sauber et Toyota nella F1. Se fosse stato solo il bilancio, non sarebbe stato preso. »

Al contrario, Frédéric Vasseur non ha bei ricordi di Sergey Sirotkin quando entrò nei ranghi dell'ART Grand Prix nella GP2 Series nel 2016, prima di assumerlo come collaudatore della Renault. “Per due volte è arrivato terzo in GP3. Dopo, è piuttosto fragile. È stato fantastico durante l'inverno. Poi la macchina si è bloccata. A Barcellona, ​​mentre era in testa, ha virato alla curva 2 dove non era mai uscito nessuno! »

 

 

“A Monaco è di nuovo in testa ed esce di nuovo. A Spielberg ha conquistato la pole ma non si è fermato al semaforo rosso e ha ricevuto una penalità. Nonostante tutto è sul podio a fine campionato”, analizza il modello diAlfa Romeo Sauber.

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