Pierre Waché: “Il rischio di perdersi qualcosa non è piccolo”

Alcuni si aspettavano, altri temevano lo sconvolgimento portato dalle nuove norme F1, che entrerà in vigore nel 2017, costituirà uno dei fattori determinanti in vista della prossima stagione del Motomondiale.

Da diverse settimane i responsabili tecnici delle squadre stanno lavorando sulle future monoposto che saranno impiegate sui circuiti mondiali il prossimo anno. Telaio, gestione degli pneumatici Pirelli, attualmente sviluppati dal produttore italiano, aiutato da Mercedes, Ferrari et Red Bull, ma anche l'impatto sulle Power Unit sarà un elemento cruciale, ma la nuova aerodinamica proposta dalle future auto resterà uno dei punti critici per gli ingegneri.

“Siamo tutti di fronte a una profonda messa in discussione del funzionamento degli pneumatici, dell’aerodinamica e, alla fine della catena, auto, afferma Pierre Waché, responsabile della dinamica dei veicoli alla Red Bull. È un’altra macchina, con un passo da fare almeno identico a quello imposto tra il 2008 e il 2009”.

Secondo l'ingegnere francese la buona integrazione di tutti i parametri resterà essenziale, pena l'immediata sanzione in pista. « Il rischio di perdersi non è piccolo poiché non si tratta di costruire un piano in più rispetto alla costruzione attuale – e di cui sappiamo tutto – ma di ripartire da zero… Tutto quello che sappiamo di meccanica, dinamica e aerodinamica di una F1 2016 è da buttare. »

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