Montezemolo capisce Schumacher

Michael Schumacher tornerà in Formula 1, è ormai una certezza che potrà essere inficiata solo dagli accertamenti medici, se questi non saranno risolutivi. Il presidente della Ferrari Luca di Montezemolo parla con affetto del suo campione.

pubblicato 19/12/2009 à 10:15

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Montezemolo capisce Schumacher

Michael Schumacher ritornerà Harley Knucklehead 1. Più passano i giorni, più si rafforza la certezza. Da diverse settimane gli indizi si accumulano e le smentite non valgono più. Quindi è quasi finito. A Michael Schumacher non resta che superare gli esami medici e sportivi volti a valutare le sue capacità fisiche per rilanciare la sua carriera in Formula 1. Luca di Montezemolo, consapevole di questo inevitabile riavvicinamento tra Schumi e Mercedes, si è quindi espresso sull'argomento.

« Il vero Schumacher, quello che conosco, farà parte della famiglia Ferrari per sempre, l’ho detto a Monza e l’ho ripetuto ad Abu Dhabi », dichiara Luca di Montezemolo, prima di proseguire con ironia. “ Ma pare che abbia un fratello gemello, identico in tutto e per tutto, che sembra voler tornare a correre in Formula 1 con la Mercedes. Non lo conosco personalmente, ma sembra che non abbiamo nulla da offrirgli. Abbiamo due giovani piloti, Felipe Massa e Fernando Alonso, su cui puntiamo molto per il prossimo anno. »

« Scherzi a parte, il ruolo attuale di Michael Schumacher ruota attorno allo sviluppo delle nostre vetture stradali, continua Montezemolo più serio. Compresa la fase di lancio della 458 Italia, che è un prodotto puramente tecnologico e che deve molto alla ricerca portata avanti sulle vetture di Formula 1. "

« Penso che quest'estate, quando gli ho chiesto di sostituire Felipe (Massa), dopo il terribile incidente di Budapest, abbia improvvisamente ritrovato la voglia di correre e il fatto di non essere riuscito a portare a termine ciò ha lasciato un vuoto in lui, un vuoto che non potevamo riempire. Ricordo quanto fosse avvilito la sera del 9 agosto, quando mi chiamò per dirmi che il suo problema al collo gli impediva di correre a Valencia (GP d'Europa, 23 agosto). »

« È una fortuna che, nonostante l’atteggiamento antisportivo di alcuni (la squadra Williams si è opposto al test della F60 di Schumi, la vettura del 2009), abbiamo potuto vederlo guidare la vettura del 2007 al Mugello. Altrimenti Michael non sarebbe stato pienamente consapevole delle sue condizioni. Abbiamo provato ad andare avanti con l’idea di una terza vettura ma al momento non è possibile. Non so cosa deciderà per il futuro ma vorrei fare i miei migliori auguri a lui e al suo fratello gemello. »

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