McLaren, la stagione 2009 come ispirazione per il ritorno

La McLaren MCL60 ha avuto un debutto da incubo in Bahrain con vari problemi di affidabilità e scarso ritmo. Andrea Stella, direttore generale della squadra britannica, spera in una rapida ripresa come quella della stagione 2009.

pubblicato 10/03/2023 à 10:38

Dorian Grangier

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McLaren, la stagione 2009 come ispirazione per il ritorno

La McLaren spera in una rapida ripresa dopo il fallimento del Bahrein © DPPI

McLaren, la grande delusione del primo Gran Premio della stagione. In Bahrain il team britannico ha completamente mancato il punto: nessuna vettura in Q3, ritiro per lui Oscar Piastri e un ultimo posto per Lando Norris dopo sei (!) visite ai box. Un punto zero venato di umiliazione per una squadra che era ancora in lotta per il 4° posto tra i costruttori nel 2022.

Se la delusione è immensa, con una McLaren MCL60 mal nata, le speranze non sono deluse. Andrea Stella, il nuovo titolare della squadra con sede a Woking (Regno Unito), ricorda le stagioni difficili passate per la McLaren e un improvviso ritorno ai primi posti. “Vogliamo essere in grado di fare ciò che la McLaren è stata in grado di fare nel 2009, ricordo che hanno ottenuto molte prestazioni anche nel 2012, ha dichiarato l'italiano. Credo che abbiamo il potenziale per sovraperformare i nostri concorrenti. Spero che potremo aggiungere il 2023 a questa lista di anni speciali. »

La stagione 2009, il buon esempio per la McLaren?

Un piccolo ricordo storico: nel 2009, anno del nuovo regolamento tecnico in F1 con l'introduzione del SREC (Kinetic Energy Recovery System), i campioni del mondo in carica erano scesi nella gerarchia, con soli 14 punti conquistati nei primi 9 Gran Premi. La McLaren ha poi introdotto molti importanti sviluppi per rimettersi in gioco. Risultato: nella seconda parte della stagione la squadra di Woking ha ottenuto due vittorie con Hamilton, con un totale di 57 punti negli ultimi 8 turni.

Un precedente che però sarebbe complicato da riprodurre, visto che il ritardo è significativo per la McLaren. La squadra inglese è inoltre vincolata dal tetto di bilancio, che le impedisce di spendere generosamente per apportare modifiche. Per Lando Norris bisognerà scommettere soprattutto sul 2024 per vedere la McLaren salire di livello.

“Abbiamo visto quanto Aston è progredita anno dopo anno. Abbiamo visto chiaramente come Ferrari ha fatto un grande passo dal 2021 al 2022, ha sottolineato il britannico, che spera comunque nell'arrivo di grandi novità per la stagione in corso. Entrambi questi passaggi sono avvenuti in offseason, quindi forse c'è più potenziale per fare un cambiamento così grande [in quel momento]. Ma non c’è motivo per cui il 50% o il 75% di questi cambiamenti non possano essere apportati durante la stagione. »

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Dorian Grangier

Un giovane giornalista nostalgico degli sport motoristici di una volta. Cresciuto grazie alle gesta di Sébastien Loeb e Fernando Alonso.

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