La McLaren vuole lasciare “l'anonimato di Suzuka” ad Austin

Con risultati in miglioramento prima di presentarsi lo scorso fine settimana a Suzuka in Giappone, sede della Honda, Fernando Alonso e Jenson Button speravano di deliziare il pubblico giapponese pienamente impegnato nella causa dei due piloti Woking.

Fatica inutile per lo spagnolo e il britannico, autori di una gara quasi trasparente su un percorso poco adatto alla MP4-31. « La nostra gara di domenica rispecchiava il fine settimana: era semplicemente anonima, deplora il due volte campione del mondo iberico.

Finire 16° e 18° oggi è una sorpresa piuttosto spiacevole, soprattutto dopo aver concluso settimo a Singapore, e settimo e nono in Malesia, il fine settimana precedente. So che la nostra macchina è in realtà molto più competitiva di quanto siamo riusciti a mostrare oggi.

Sono ovviamente deluso di aver dato spettacolo in casa per la Honda. Torneremo in fabbrica, analizzeremo cosa è successo e ci riprenderemo da questa delusione. » Il vecchio pilota Renault et Ferrari conta sul prossimo evento di Austin negli Stati Uniti per ripristinare l'immagine di McLaren e Honda.

« Spero che Suzuka sia stata un'eccezione e torneremo a lavorare come al solito alla prossima gara di Austin.. Era chiaro che il layout della pista non si adattava al nostro pacchetto. Ci mancava carico aerodinamico nelle curve veloci. »

La top 10 sarà ancora una volta l'obiettivo dichiarato di McLaren – Honda oltreoceano. Il produttore di motori giapponese aveva portato in Malesia degli sviluppi riguardanti l'affidabilità del propulsore V6 turbo/ibrido guidato da Fernando Alonso, di cui dovrebbe beneficiare Jenson Button in Texas. Recentemente è stata vista anche la Honda riallocare un token di sviluppo da parte della FIA.

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