Due monarchi possono coesistere pacificamente all'interno dello stesso regno? La questione chiaramente non è dibattuta nei Paesi Bassi dove Max Verstappen, eroe di un intero popolo, può quasi discutere ad armi pari con il re Guglielmo Alessandro, salito al trono d'Olanda dopo l'abdicazione della madre, la regina Beatrice, nel 2013. Non sorprende che il colore arancione abbia fatto la parte del leone il codice di abbigliamento del cocktail party a Zandvoort. È molto semplice, ce n’era solo uno per il pilota Red Bull, ad eccezione di alcune pecore smarrite in maiuscolo Ferrari, Maglietta McLaren (il mimetismo ideale per passare inosservati tra i Bataviani), o outfit Mercedes per i più audaci. Avremmo pensato di essere tornati ai tempi della Schumimania a Hockenheim a metà degli anni ’1990, quando la Germania si stava svegliando F1 allo stesso tempo Michael Schumacher salì sul tetto del mondo. Nonostante fossimo preparati e conoscessimo le atmosfere surriscaldate del Messico e di Interlagos, il fervore olandese ha fatto il suo effetto. In treno o in bicicletta, le onde della marea Oranje si infrangevano ininterrotte, ma molto ordinate, sulle rive ondulate del Mare del Nord. Nonostante una capacità di accoglienza ridotta a due terzi dell'affluenza massima, ovvero un deficit di oltre 10 milioni di euro secondo l'ex pilota e direttore sportivo dell'evento Jan Lammers, è stato necessario sgomitare per superare un percorso così compatto, folla gioiosa, e senza maschera, perché testata, vaccinata, o immunizzata. Condizioni sine qua none per far parte del partito.
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