Mattia Binotto: “Non ci arrendiamo”

La situazione dopo quattro Gran Premi è preoccupante?

Quattro gare disputate, quattro vittorie per Mercedes e zero per Ferrari, è un eufemismo dire che sono molto forti. Il divario però non è così significativo come potrebbero far pensare questi risultati, che non riflettono il reale livello di prestazioni della nostra vettura.

Sabato (a Baku) avevamo il potenziale per ottenere la pole con Charles. Quando hai un’auto sufficientemente efficiente per raggiungere questo obiettivo, hai una macchina complessivamente buona.

In gara non eravamo veloci quanto la Mercedes ma non siamo nemmeno arrivati ​​30°. Il nostro ritmo era serrato. Abbiamo delle cose su cui lavorare ma non ci arrendiamo.

Come spieghi l'erosione del tuo potenziale tra venerdì e domenica?

Non dovresti fare affidamento sugli allenamenti del venerdì perché abbiamo tutti programmi diversi. Quello che è certo è che avevamo una buona macchina per le qualifiche e che, potenzialmente, avremmo potuto fare la pole.

La gara è un'altra cosa a seconda che si parta dalla prima fila o da dietro. Devi gestire il tuo ritmo e le tue gomme in modo diverso. Il nostro ritmo è stato influenzato dalla nostra posizione in griglia.

Il Gran Premio di Barcellona sarà la prova definitiva della tua vera forma?

La Mercedes è molto forte e continuerà ad esserlo in Spagna. La cosa più importante è concentrarci su noi stessi. Dobbiamo interessarci alle nostre debolezze per risolverle senza guardare a ciò che accade altrove. Abbiamo affrontato situazioni diverse questo fine settimana e lasciamo Baku con molti dati. Torneremo più forti.