Marcus Ericsson, 40 anni dopo la vittoria di Ronnie Peterson

Lo svedese della Caterham Marcus Ericsson affronterà il circuito di Monaco il prossimo fine settimana, 40 anni dopo la vittoria del compianto Ronnie Peterson e della sua Lotus.

pubblicato 19/05/2014 à 11:58

Pierre Nappa

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Marcus Ericsson, 40 anni dopo la vittoria di Ronnie Peterson

Nel 1974, Ronnie Peterson, allora pilota Lotus dal 1973, vinse il famoso Gran Premio di Monaco al volante della sua Lotus 72 motorizzata Ford, tornata in servizio nel corso della stagione dopo il fallimento della versione 76. 40 anni dopo il trionfo della il compianto svedese, morto in seguito all'incidente in cui rimase coinvolto durante la partenza del Gran Premio d'Italia del 1978, Marcus Ericsson continuerà la storia della F1 Una donna svedese per le strade del Principato.

Sarà anche una gara molto speciale per tutti i tifosi svedesi, spiega la giovane recluta della squadra Caterham. È un grande onore per me essere un pilota svedese di F1 e seguire le sue orme, soprattutto perché come lui vengo dalla stessa parte della Svezia. Anche se so che non saremo in lizza per una vittoria come lui, voglio fare il miglior lavoro possibile per onorarlo. Ovviamente mi è stato chiesto cosa ha significato Senna per me nelle ultime settimane, ma io dico sempre che è Ronnie che mi ha davvero ispirato, ovviamente non perché ho visto le sue gare, ma perché è da dove vengo, in Svezia, a Kumla , Ronnie è l'eroe. Abbiamo in programma una serie di cose davvero interessanti per celebrare la sua memoria durante la settimana e sono sicuro che sarà emozionante per le persone che oggi sono nel paddock e lo ricordano.

Ericsson non sarà un esordiente sulle strade di Monaco, visto che lo svedese vi aveva già messo le ruote in GP2, ed era salito sul podio nel 2012. Resta da vedere quale sarà il livello di prestazioni di una CT 05, beh al di sotto delle aspettative della squadra di Tony Fernandes, che sembra già lasciata indietro dalle Marussia MR03. Se Ericsson non ha partecipato ai test di Barcellona, ​​il suo compagno di squadra Kamui Kobayashi ritiene che le sessioni svoltesi in Catalogna abbiano consentito di definire nuove vie di aggiustamento per la auto equipaggiato con V6 turbo/ibrido Renault.

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