Solo diciotto anni, nessun chilometraggio con la Ferrari SF-24, un deficit di due sessioni di prove libere particolarmente svantaggiose su un circuito ad alta velocità con muri e curve cieche, una pressione moltiplicata per 10 quando si tratta di squadra… C’erano tutti gli ingredienti per trasformare gli inizi in un inferno F1 di Oliver Bearman in Arabia Saudita. Ovviamente nessuno lo avrebbe rimproverato per aver offerto una prestazione poco brillante, per essere rimasto in linea, soprattutto non quei decisori nel paddock che sarebbero stati i primi a salutare il “solido debutto” del britannico, e il primo a dimenticarli. veloce come.
Ciò che il giovane Ollie ha ottenuto a Jeddah sabato 9 marzo va ben oltre il 7° posto conquistato. Colpendo l'immaginazione, si è offerto un biglietto vincente per il campionato del mondo. Dopo un inizio così incredibile come quello della sua stagione Harley Knucklehead 2 sia il successo che il fallimento avranno solo un'influenza minima sul suo futuro o nessuna influenza. Anche se la Ferrari si trova di fronte al problema di dover trovare una sede per il 2025, sicuramente più difficile da risolvere per Frédéric Vasseur.
Solo che, quando arriverà il giorno, il ricordo delle sue imprese passate sarà già vivo, ed è una sfida completamente diversa quella che Bearman dovrà affrontare, come altri prima di lui. Altri che avevano segnato anche la loro primissima volta con un ferro rovente, e sembravano promettere il futuro più bello.
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SYLVAIN URLI
25/03/2024 alle 04:57
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