Questa sarà una delle caratteristiche principali del Circuito di Zandvoort, che ospiterà dal 1 al 3 maggio l' Gran Premio d'Olanda, per il ritorno di una tappa olandese nel calendario F1 per la prima volta dal 1985.
Non appena è stata annunciata la presenza dell'evento in calendario, è stato intrapreso un importante lavoro di ammodernamento e sono stati rapidamente individuati due turni per accogliere una banca, curve n°3 (John Hugenholtz, dal nome dell'ex direttore del cantiere), e n°14 (Arie Luyendyk, due volte vincitore della 500 Miglia di Indianapolis), con inclinazioni di circa 19°.
Abbastanza per offrire una vera sfida ai piloti, dato che la F1 non affrontava una vera bancata dai tempi delle gare organizzate negli anni 2000 a Indianapolis. Una sfida anche tecnica, dato che Pirelli sta attualmente testando a Barcellona uno pneumatico specifico per rispondere ai vincoli imposti alla gomma.
L'asfalto steso in queste zone rimane specifico e sono stati installati anche elementi di sicurezza ovali molto tipici (barriere SAFER e rete protettiva).
“La sfida sarà davvero enorme perché queste vetture non sono progettate per far fronte a tali inclinazioni, quindi i team dovranno pensarci, non solo in termini di pneumatici ma anche di sospensioni, indica Jarno Zaffelli, dell'ente Dromo che ne curò la costruzione.
La sequenza per entrare nelle curve 2 e 3 e poi uscire dalla curva 4 richiederà degli aggiustamenti che costituiranno un compromesso perché se vuoi andare veloce lì dovrai andare lento in un'altra sezione. »
commenti
*Lo spazio riservato agli utenti registrati. Per favore connettere per poter rispondere o pubblicare un commento!
0 Commenti)
Scrivi una recensione
0 Visualizza commenti)