Un grido di angoscia e una schietta autoflagellazione. Questo è come Charles Leclerc ha lasciato il Paul Ricard il fine settimana precedente. C'era già stata la piccola uscita di pista di Imola che gli è costata sei punti dopo aver attaccato la chicane con un po' troppo ottimismo. L'errore di Castellet è purtroppo ancora più difficile da digerire, perché è avvenuto quando il monegasco era in testa al Gran Premio, quando partiva dalla pole, quando non riusciva più a ripartire e che cominciava lentamente ad allontanarsi dal suo principale inseguitore. Max Verstappen. Anche l'olandese era appena passato dalla pit lane e aveva cambiato strategia.
Ricomparso per la prima volta nel paddock in Ungheria, dopo aver trascorso due giorni rinchiuso in casa nel Principato con familiari e amici, il pilota Ferrari ha risposto ad AUTOhebdo e ad altri media sulla perdita di aderenza che ha riscontrato con il suo F1-75 al Paul-Ricard. Ha intenzione di andare avanti il più velocemente possibile.
“Alla fine, non mi servirà a niente dispiacermi per questo errore. Ce l'ho fatta. Mi è costato punti. Ne sono consapevole e basta. Devo andare avanti da ora in poi, concentrarmi al 100% sul mio fine settimana, fare del mio meglio, vincere e andrà tutto bene." disse con un sorriso che nascondeva ancora una delusione non ancora del tutto digerita.
Cosa è successo realmente nella doppia legge di Beausset? Il monegasco ha ceduto alla pressione? Lui, in ogni caso, nega. “La vera pressione è stata quando Max era dietro di me poco prima. Al momento dell’incidente aveva optato per una strategia non ottimale. Quindi dovevo solo concentrarmi sulla mia gara ed è quello che stavo facendo. Poi ovviamente, quando si flirta con il limite, si possono commettere errori. Ho semplicemente esagerato e basta"..
Come spesso accade, non potevi contare su di lui per trovare delle scuse. “Odio dire che è colpa del vento o degli uccelli che cantano o altro, ha spiegato Leclerc. Alla fine sono io a guidare la macchina e sono io che ho commesso l'errore. Naturalmente le condizioni cambiavano ad ogni giro, ma era lo stesso per tutti. È subito più difficile quando sei al limite, ma ancora una volta tutti hanno dovuto fare i conti con questa cosa”.
Il pupillo della Scuderia intende rilanciarsi in Ungheria, sul tornello magiaro. Una pista che, però, non gli ha mai sorriso troppo. “Paul-Ricard e Budapest sono due piste sulle quali personalmente ho avuto un po’ più di difficoltà che altrove in passato, Leclerc è scivolato. Ma è stato così anche in Australia quest’anno e alla fine sono riuscito a fare un ottimo fine settimana (pole e vittoria). Quindi spero di poter cambiare la situazione anche qui. Per quanto riguarda la possibilità di un titolo di campione del mondo, Charles non si è ancora arreso nonostante sia a 63 punti di distacco... “Finché non è finita, ci crederò”. Semplicemente non avrà più il diritto di commettere errori.
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commenti
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1 Commenti)
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29/07/2022 alle 12:32
Ancora giocabile matematicamente infatti, ma non dobbiamo più commettere errori di guida, che la Scuderia salga al livello di RBR in termini di strategia e soprattutto che Mattia Binotto decida finalmente di sceglierlo come pilota n°1!!