Grazie a lui la Fia ha voluto realizzare F1 una disciplina a sé stante, focalizzata sul futuro. Operazione riuscita?
Non proprio. Innanzitutto perché porta poco. 60 Kw, 80cv al giro, da utilizzare a scelta del pilota per 6??6 al giro in una o più volte. Poi perché il risparmio di carburante che genera è ridicolo: 0,021 litri/giro, ovvero 1,47 litri sulla percorrenza di un GP. Niente di cui preoccuparsi per una disciplina che, nel corso dell'anno, tutto compreso, brucia meno petrolio di un aereo sulla rotta Parigi/New York. Infine, non aggiunge molto allo spettacolo in quanto chi lo possiede lo usa negli stessi luoghi, negli stessi tempi e nello stesso modo. (…)
Chi sono i suoi utenti più abituali e chi ne trae maggiori benefici?
Questo GP del Bahrein è stato per lui un test event per via del layout ideale: partenza, lungo rettilineo e prima curva che richiedono frenate sorprendenti: da 1 a 312 km/h in 66 m. 133 G di decelerazione longitudinale! E altre frenate dello stesso tipo, quindi capacità di recupero enormi. Infatti, chi se ne è privato volontariamente o meno al GP della Cina, lo ha rimesso in servizio in Bahrein. Come il Ferrari e Renault. Anche Kubica, seppur penalizzato dal suo peso, è arrivato lì!
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