Qatar alla riscossa e Jeddah per concludere?

Mentre la necessità di trovare un sostituto per il GP d’Australia spinge la FOM verso il Qatar, la necessità di destreggiarsi nella “lista rossa” britannica potrebbe rendere l’Arabia Saudita l’ultimo round del campionato.

pubblicato 06/08/2021 à 16:40

Jean-Michel Desnoues

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Qatar alla riscossa e Jeddah per concludere?

Alla fine è in Arabia Saudita e non ad Abu Dhabi che il mondiale 2021 potrebbe concludersi. Un cambiamento che sarebbe motivato dalla presenza degli Emirati Arabi Uniti nella “lista rossa” britannica dei paesi dove circola di più la variante delta; il che significa che il personale F1 tornando a casa verrebbero costretti a una quarantena di 10 giorni mentre le famiglie si preparano per le festività natalizie! Un problema che non si porrebbe se l’ultimo Gran Premio della stagione – previsto per il 12 dicembre – si svolgesse sulla Corniche di Jeddah visto che in questa lista (per il momento) non figura l’Arabia Saudita. Per il momento, dalla parte del promotore saudita, ci limitiamo a sottolineare che non c'è stato alcun contatto in questo senso, ma che Jeddah risponderebbe favorevolmente se la F1 ne sentisse la necessità. “Preferiremmo non fosse l’ultima gara”, spiega un membro del team organizzatore, “ma se è qualcosa che può aiutare la Formula 1, allora forse possiamo discuterne. »

A questo cambio di date si potrebbe aggiungere l'arrivo nel calendario del circuito internazionale di Losail in Qatar in sostituzione del Gran Premio d'Australia inizialmente previsto per il 21 novembre. Il circuito che ogni anno ospita la gara notturna di apertura della stagione agonistica MotoGP beneficia del Grado 1 FIA che gli consente di ospitare il Circo. Sulla carta, questo tour del Medio Oriente avrebbe solo vantaggi a meno che la politica locale non complicasse le discussioni: fino a poco tempo fa erano in vigore sanzioni contro il Qatar da parte di numerosi stati confinanti, nonché divieti di spazio aereo per la sua compagnia aerea. Se l’opzione Qatar dovesse svanire, la F1 potrebbe nuovamente fare appello al Regno del Bahrein per una seconda gara in questa stagione, potenzialmente sul circuito esterno.

Prima di ciò dovrà risolvere anche il difficile problema giapponese. Lo svolgimento del GP del Giappone verrà deciso dopo la fine delle Olimpiadi di Tokyo (8 agosto) poiché le autorità locali vogliono trarre insegnamento dall'evento prima di prendere una decisione. Se Suzuka verrà confermata, niente paura, le squadre andranno direttamente nell'Arcipelago. Se verrà annullato, il personale della scuderia dovrà tornare in Inghilterra dove li attenderà una quarantena di 10 giorni visto che al confine c’è la Turchia. "lista rossa" Covid britannico. Non è facile, a meno che la F1 non organizzi un Gran Premio per sostituire il Giappone. Beneficia però di un piccolo margine, perché per onorare i suoi contratti televisivi deve offrire un minimo di 20 Gran Premi. Sono tre in meno rispetto ai 23 previsti...

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