L’ecologia è oggi una questione importante nel motorsport. Là F1, ad esempio, ci ricorda costantemente che vuole azzerare le emissioni di carbonio entro il 2030. Ma questa non è l'unica iniziativa volta a migliorare un argomento così tanto criticato dal grande pubblico. Anche i circuiti del pianeta stanno cambiando le loro infrastrutture per essere più responsabili nei confronti del pianeta.
Consulenza per l'Enovazione e Right Hub hanno appena pubblicato un libro dal titolo “ Indice dei circuiti sostenibili » in cui vengono valutati 96 circuiti in relazione agli sforzi ecologici osservati di anno in anno.
“Lo sport motoristico è spesso vittima del greenwashing, spiega Cristiana Pace, membro della Commissione Ambiente e Sviluppo Sostenibile della FIA. Il nostro rapporto fornisce una valutazione davvero solida. I dati comunicati provengono da un quadro ben strutturato e permettono di vedere la performance dei circuiti in termini di sostenibilità ecologica. L’obiettivo è anche quello di confrontarci tra noi per accelerare le azioni”.
Tra i circuiti di F1, i bravi studenti sono i circuiti di Barcellona e (cocorico): Paul Ricard! Ottengono un punteggio finale di 3 su 4. Ecco, a confronto, i punteggi degli altri circuiti che compongono il calendario della stagione 2021 di F1. 0 è la valutazione più bassa, 4 è la più alta.
- Bahrein: 0
- Imolese: 0
- Portimão: 0
- Barcellona: 3
- Paul Ricardo: 3
- Red Bull : 0
- Silverstone: 1
- Ungheria: 1
- Spa Francorchamps: 0
- Zandvoort: 0
- Monza: 1
- Istambul: 0
- Suzuki: 0
- Circuito dell'America: 1
- Autodromo Hermanoz Rodriguez: 0
- Interlagos: 0
- Sì Marina: 0
(I circuiti non permanenti come Monaco, Baku, Jeddah e Sochi non sono in classifica perché è impossibile raccogliere i dati correttamente).
Il miglior circuito al mondo dal punto di vista ecologico è il Mugello. Tra le innovazioni messe in atto troviamo un sistema di recupero dell'acqua piovana e la predisposizione di fontanelle per personale e tifosi in modo da evitare l'utilizzo di bottiglie di plastica. L'energia è rinnovabile al 100% grazie ai pannelli solari. Il circuito italiano, inoltre, produce il 25% del proprio fabbisogno energetico annuo utilizzando pannelli solari. Per altri c’è ancora del lavoro da fare.
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