La FIA e Briatore su terreno comune

La FIA ha deciso di mettere fine alla battaglia legale opponendosi a Flavio Briatore e Pat Symonds, condannati dal World Motor Sport Council in seguito alla vicenda dell'incidente intenzionale di Nelson Piquet Jr poi scagionata dai tribunali.

pubblicato 12/04/2010 à 19:00

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La FIA e Briatore su terreno comune

Si conclude così l'imbroglio legale che coinvolge Pat Symonds, Flavio Briatore e la FIA. La Federazione Internazionale dell'Automobile ha deciso di porre fine alla vicenda, preferendo contenere le spese e trovare un accordo amichevole con i due uomini. Erano stati condannati dal World Motor Sport Council in seguito alla vicenda dell'incidente intenzionale di Nelson Piquet Jr al Gran Premio di Singapore del 2008. Symonds aveva ricevuto una sospensione di cinque anni, mentre Briatore era stato sospeso a vita da qualsiasi funzione nel motorsport. FIA.

Flavio Briatore si è scandalizzato di questa sentenza e ha portato la questione in tribunale, basandosi sulla parzialità delle persone che hanno votato a favore di questa sanzione. Il 5 gennaio i due uomini sono stati scagionati dall'Alta Corte di Parigi, citando l'irregolarità della decisione del CMSA. È stata poi la FIA a presentare ricorso, prima di chiudere la procedura lunedì.

« La decisione dell'Alta Corte di Parigi, presa il 5 gennaio 2010 su richiesta dei signori Flavio Briatore e Pat Symonds, e contro la quale la FIA ha presentato ricorso, ha rivelato una scarsa comprensione del funzionamento della procedura disciplinare dinanzi al World Sports Council Automotive ( CMSA), spiega il comunicato stampa della FIA. In conformità con gli impegni assunti dal Presidente della FIA durante la sua campagna, verrà proposto alla prossima Assemblea Generale della FIA, alla fine del 2010, di adottare una riforma strutturale su cui sta attualmente lavorando il Comitato per la riforma degli statuti della FIA, al fine di per evitare ogni ulteriore malinteso.

Riunitasi in Bahrein l'11 marzo 2010, la CMSA ha deciso nel frattempo, da un lato di adottare un vademecum volto a chiarire il funzionamento della propria procedura disciplinare, e dall'altro di attribuire pieni poteri al Presidente della FIA cercare una soluzione definitiva, giudiziale o extragiudiziale, alle controversie con i signori Flavio Briatore e Pat Symonds, preservando il miglior interesse della FIA.

Dopo un colloquio tra i loro avvocati e quelli della FIA, i signori Flavio Briatore e Pat Symonds hanno presentato ciascuno un'offerta transattiva al Presidente della FIA con l'obiettivo di porre immediatamente fine al procedimento legale.

Riconoscendo ciascuno la propria parte di responsabilità nell'incidente causato dal pilota Nelson Piquet Junior al Gran Premio di Singapore 2008, in qualità di "team principal" di Renault F1 per quanto riguarda il Sig. Flavio Briatore hanno espresso il loro rammarico e chiesto scusa alla FIA.

Si sono impegnati ad astenersi da qualsiasi funzione operativa nella Formula 1 fino al 31 dicembre 2012, così come in tutte le altre competizioni previste dai calendari FIA fino alla fine della stagione sportiva 2011.

Hanno inoltre rinunciato a tutte le misure pubblicitarie e alle disposizioni finanziarie della sentenza del 5 gennaio 2010, nonché a qualsiasi altra azione contro la FIA in merito a tale questione.

In cambio, hanno chiesto alla FIA di abbandonare l'attuale procedura di ricorso, senza riconoscere la fondatezza delle critiche formulate contro la decisione della CMSA del 21 settembre 2009, nonché qualsiasi nuova azione contro di loro su questa questione.

Considerato che la sentenza del 5 gennaio 2010 ha riguardato solo la forma e non la sostanza della decisione CMSA del 21 settembre 2009 e che gli impegni e le rinunce dei signori Flavio Briatore e Pat Symonds sono in linea con la volontà del CMSA, il Presidente della FIA ha ritenuto che sia nel miglior interesse della FIA non permettere che persistano controversie legali altamente pubblicizzate che, qualunque sia l'esito, sono molto pregiudizievoli per l'immagine della FIA e del motorsport , e quindi ad accettare questa soluzione transazionale, che pone così fine a questa questione. »

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