La F1 è ancora impermeabile?

Un tempo rivelatrice dei migliori talenti, la pioggia sembra sempre più temuta dalla massima categoria. Il maltempo a Sochi, tuttavia, ci ha ricordato quanto possa essere emozionante l’azione in pista quando le condizioni di aderenza sono precarie. Riluttanza di un'epoca ossessionata dal rischio 0 o da reali carenze tecniche? Elementi di risposta.

pubblicato 29/09/2021 à 09:00

Julien BILLIOTTE

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La F1 è ancora impermeabile?

Non molto tempo fa, la prospettiva di un Gran Premio sotto la pioggia bastava a far felici tifosi e piloti. I capricci del clima hanno sempre livellato il livello di prestazione delle monoposto e hanno permesso ai piloti più abili di fare la differenza, anche con vetture più modeste. Sì, ma oggi il minimo bollettino meteorologico che annuncia maltempo fa sudare freddo. F1. La farsa della Spa non fece altro che amplificare il trauma. Così, quando le previsioni per Sochi annunciavano forti piogge per sabato, pensavamo che le qualifiche sarebbero finite nel dimenticatoio. Lo schiarimento che ha consentito il proseguimento della sessione non deve nascondere i grattacapi che il direttore di gara Michael Masi deve affrontare non appena il tempo peggiora. La cavalcata omerica di Ayrton Senna a Donington nel 1993, da Michael Schumacher a Barcellona nel 1996, Lewis Hamilton a Silverstone nel 2008, o addirittura Sebastian Vettel a Monza lo stesso anno, sono

Julien BILLIOTTE

Vicedirettore capo di AUTOhebdo. La piuma si intinse nel fiele.

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