niente si ferma Max Verstappen, e certamente non gli elementi furiosi. Sabato c'era il ciclone Alonso che lo aveva quasi fatto foldare in qualifica. Domenica è stata l'impennata di Sainz a dover essere contenuta in gara. In entrambi i casi, il campione del mondo ha svolto il suo compito con calma, senza rivelare nulla del suo vortice interiore. Raramente l'olandese è stato messo sotto tale pressione e ha dovuto difendere la sua posizione con tale autorità. In nessun momento l'autista lo fa Red Bull chiuse una porta, sterzò per interrompere l'aspirazione. Ha combattuto contro il DRS di Carlos Sainz con la sua unica arma: il suo pilotaggio costituito da una sottile miscela di aggressività e precisione.
Per lui la parte più difficile è stata fatta. Dopo una seconda sosta al 43esimo giro per utilizzare un nuovo set di gomme dure, era ora dieci secondi dietro Sainz, il nuovo leader, ma è riuscito a recuperare con forza sullo spagnolo che si è lasciato scivolare fino al traguardo. Solo una terza neutralizzazione potrebbe ancora ridistribuire le carte. Mentre tutti gli occhi si rivolgevano Nicholas Latifi, uno dei principali fornitori di Safety Cars, è tsunoda che il pericolo stava arrivando per il Campione del Mondo. A 21 giri dalla fine il giapponese è andato dritto
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