Se c'è qualcuno che capisce bene la particolare gestione del settore Red Bull, è Daniil Kvyat. Il russo, elogiato dalla casa madre prima di essere retrocesso Toro Rosso poi per attraversare il deserto lontano dai riflettori, occorre uno sguardo distaccato il cambio di posto di Pierre Gasly-Alexander Albon.
Dopo la sua prestazione di prim'ordine in Germania a fine luglio (podio), il campione della GP2013 Series 3 avrebbe potuto rivendicare il volante della Red Bull. Nonostante questa mancata promozione, il russo resta concentrato sul suo lavoro con la Toro Rosso. “Non ho delusioni. Il mio anno ha già avuto successo. Penso al mio lavoro piuttosto che ad altre cose che sfuggono al mio controllo.
Le interviste stanno diventando sempre più strane…
#BelgianGP pic.twitter.com/vm76vADge8- Toro Rosso (@ToroRosso) 29 Agosto 2019
Il suo ex compagno di squadra tailandese, spinto a fianco Max Verstappen, potrà quindi dimostrare meglio le sue capacità per la prossima stagione. “Capisco la loro scelta. Loro (Toro Rosso) hanno le loro ragioni. Devo rispettarlo, non c'è problema.
Quello che non va dimenticato è che sono già stato alla Red Bull (dal 2015 all’inizio del 2016. ndr) e questo certamente ha avuto un ruolo. Questo è quello che mi è stato detto. »
Le svolte, talvolta inaspettate, prese dalla sua carriera lo incoraggiano a non preoccuparsi troppo del suo futuro in casa del Toro Rosso. "Non ci penso. Con la Red Bull tutto resta aperto. »
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