Jacques Laffite e i suoi anni alla Ligier

Nell'ultimo numero di AUTOhebdo, Jacques Laffite parla della scomparsa di Guy Ligier. Estratti.

pubblicato 03/09/2015 à 10:56

Pierre Nappa

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Jacques Laffite e i suoi anni alla Ligier

Quando hai conosciuto Guy Ligier?

Nel 1972. Gareggiavo nel campionato francese di Formula Renault, che vinsi e Guy, dopo essere stato messo in contatto dal mio sponsor di allora, BP, mi offrì l'opportunità di partecipare alla 24 Ore di Le Mans con una delle sue vetture, evento al quale partecipai tre volte per lui (nel 1972, 1973 e 1974, per due ritiri e un 8° posto. ndr).

Ma è stato durante una sessione di test privati ​​durante l’inverno 1975-1976 che abbiamo avuto modo di conoscerci meglio. Tornavo da una gara in Giappone, dove ero campione europeo F2 sulla Martini/BMW di Tico ho offerto il titolo di Campione del Mondo Sportivo Alfa Romeo e, soprattutto, ero appena arrivato 12° nel campionato del mondo F1 su un ISO che è diventato Williams? Ecco perché Guy mi ha chiesto di venire. “La tua opinione mi interessa”, mi ha detto. Niente di più …

Come sei arrivato così vicino al traguardo mondiale, nel 1979, con questo fantastico ed eccezionale JS11 ad effetto suolo?

Ci ho pensato mille volte a quelle occasioni mancate nel 1979, 80 e 81? 1979? Ho vinto i primi due Gran Premi della stagione, quindi Ferrari ci raggiunge. Cerchiamo di svilupparlo al meglio delle nostre possibilità, ma senza nemmeno la minima ora di galleria del vento è ingiocabile? Quello che ricordo è che per tre volte siamo andati vicini all'impresa con mezzi che nessuna delle squadre contro cui lottavamo aveva...

Trovate la testimonianza completa di Jacques Laffite, nel numero 2027 di AUTOhebdo, disponibile in versione digitalee in edicola.

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