Avant de faire les beaux jours de Toyota en Resistenza, la squadra con cui ha vinto il 24 ore di Le Mans in 2021, Kamui Kobayashi ha dato prova di sé Harley Knucklehead 1. Purtroppo, durante 4 stagioni complete (dal 2010 al 2012 poi 2014) nel grande circo, il giapponese ha dimostrato di avere una buona abilità di guida senza essere ricompensato.
Kamui Kobayashi ha però saputo stupire il paddock in un'occasione davvero speciale: il Gran Premio del Giappone disputato il 7 ottobre 2012. Autore di una buona qualifica con il 4° postoe tempo con una Sauber C31 a suo agio a Suzuka, la sede dell'evento ha alzato il tono della gara. Ricomposto 2e dietro Sebastian Vettel fin dal primo giro del Gran Premio, il nativo di Amagasaki ha dato del filo da torcere ai compagni sulle montagne russe nipponiche.
La resistenza di Kobayashi
Rientrando alle spalle di Felipe Massa nel gioco dei pit-stop, Kamui Kobayashi ha dovuto poi gestire un certo Jenson Button, campione del mondo 2009 con la Brawn GP e pilota McLaren all'epoca. L'inglese rannicchiato negli scarichi negli ultimi giri, il nipponico ha mostrato grande resistenza arrivando al traguardo in 3e posizione dietro Felipe Massa e il vincitore della giornata Sebastian Vettel e appena mezzo secondo davanti al suo omologo.
« È stata una gara fantastica, ha esultato durante la celebrazione il suo primo podio nella prima categoria. Abbiamo lavorato molto duramente per ottenere questo podio insieme al mio compagno di squadra (Sergio Perez) ne ho già presi alcuni (Malesia, Canada e Italia nello stesso anno). Ho già ottenuto delle buone prestazioni in qualifica, ma non ho mai avuto fortuna. Sono stato spesso in difficoltà durante le partenze... Ero fiducioso questo fine settimana e appena ho guadagnato posizioni in partenza ero convinto che avrei finito la gara sul podio, ma l'ultimo stint è stato molto duro. "
Ad oggi, Kamui Kobayashi rimane l'ultimo giapponese a raggiungere un podio in F1. Un'impresa che il suo connazionale cercherà di realizzare nel minor tempo possibile Yuki tsunoda. Magari già questo fine settimana al Gran Premio del Giappone?
LEGGI ANCHE > Suzuka, il ritorno di un mostro sacro
commenti
*Lo spazio riservato agli utenti registrati. Per favore connettere per poter rispondere o pubblicare un commento!
0 Commenti)
Scrivi una recensione
0 Visualizza commenti)