Hamilton si unisce al club dei 300 a Le Castellet, ma riuscirà a spezzare la “maledizione”?

Lewis Hamilton si prepara ad entrare nella prestigiosa cerchia dei piloti 1enni della FXNUMX, insieme a cinque leggende della disciplina. L'unico lato negativo è che nessuno dei suoi predecessori è poi tornato sul gradino più alto del podio.

pubblicato 21/07/2022 à 11:06

Tom Viala

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Hamilton si unisce al club dei 300 a Le Castellet, ma riuscirà a spezzare la “maledizione”?

Riuscirà Lewis Hamilton, futuro neo-spartano, a fare meglio dei suoi predecessori? ©Florent Gooden/DPPI

E 300 per Hamilton! Durante il Gran Premio di Francia questo fine settimana a Le Castellet, Lewis Hamilton (37 anni) diventerà uno dei sei Spartan della F1, insieme a Räikkönen (350), Alonso (345, ancora in lavorazione), Barrichello (323), Schumacher (307) e Pulsante (306). Un circolo chiuso, riservato esclusivamente all'élite della disciplina, ma che non ha spesso riservato grandi successi ai suoi valorosi rappresentanti, nessuno dei quali ne è uscito vincitore – come il film 300 si direbbe.

Un piccolo podio su cui mettere i denti

Se raggiungere la leggendaria soglia dei 300 Gran Premi in carriera è un traguardo prestigioso, su questo non ci sono dubbi, non è garanzia di successo successivo. Ciò è dimostrato dai cinque predecessori di Hamilton in questo campo, che non furono in grado di lottare per la vittoria una volta raggiunto l'obiettivo e segnati i libri di storia. C'è da dire che i piloti sopra citati non sono mai riusciti a vincere, considerando la diversità dei loro team. Per Rubens Barrichello, il primo a raggiungere questi livelli nel 2010, non è stato certo all'interno di un team Williams in pieno declino che qualsiasi vittoria potesse ottenere. Neppure per Jenson Button McLaren, o Kimi Räikkönen a Alfa Romeo.

D'altra parte, per un certo Michael Schumacher, compreso il suo ritorno al paddock nel 2010 a Mercedes non fu un enorme successo, questa inevitabilità avrebbe potuto essere spezzata. Ma l’ultima volta il sette volte campione del mondo è salito sul podio durante il Gran Premio d’Europa del 2012, per la sua… 295esima gara in F1. Non molto lontano. L’unico a cui possiamo almeno attribuire gli onori di un podio è ovviamente Fernando Alonso, terzo nel primissimo Gran Premio del Qatar nella storia della F1 nel 2021. Il raccolto è ancora magro, con un pedigree di pilota del genere nel menu.

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Tuttavia, considerando il 300° anniversario di ciascun pilota, tutti avvenuti nel decennio precedente, un'osservazione è chiara: celebrare un simile anniversario in F1 è una garanzia di arrivare nella top 10 domenica. Jenson Button, 9° nel 2016, Fernando Alonso, 8° nel 2018, Kimi Räikkönen, 7° nel 2019, e Rubens Barrichello e Michael Schumacher, entrambi 6° rispettivamente nel 2010 e nel 2012, avranno avuto almeno il merito di partire con qualche punto in classifica. la borsa, dopo un fine settimana ricco di emozioni e di storia.

Ma Lewis Hamilton appare in una posizione più a suo agio rispetto ai suoi predecessori, anche se Alonso fa parte di una squadra con certe ambizioni. Il sette volte campione del mondo ha le armi per superare la maledizione, se la Mercedes riuscirà a recuperare il ritardo Ferrari et Red Bull nel futuro prossimo. Con i suoi tre podi consecutivi, il britannico potrebbe trarne vantaggio per continuare la sua buona serie a Le Castellet. Tanto più che in Francia finiamo quasi per abituarci a feste del genere. Räikkönen ha anche “festeggiato” il suo 300° compleanno al Castellet nel 2019, con tutta l'allegria contagiosa e il buon umore che conosciamo da lui. Allora Lewis, qual è il tuo lavoro?

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