Hamilton è convinto che Domenicali non abbia intenzione di 'sbarazzarsi' dei circuiti tradizionali

Per Lewis Hamilton è importante mantenere questo tipo di circuito in calendario per rispettare il DNA della Formula 1.

pubblicato 13/05/2023 à 14:00

Gonzalo Forbes

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Hamilton è convinto che Domenicali non abbia intenzione di 'sbarazzarsi' dei circuiti tradizionali

Hamilton convinto che Domenicali non voglia “sbarazzarsi” dei circuiti tradizionali

Miami, Jeddah, presto Las Vegas... Da qualche tempo, la F1, sotto il controllo dei suoi nuovi proprietari (Liberty Media), accoglie piste sempre più moderne. In compenso abbandona talvolta i vecchi circuiti, confermando così che la disciplina è entrata in una nuova era spinta dalla generazione di spettatori desiderosi di “spettacolo”. Per i più puristi questa è un'eresia per quanto riguarda la storia Harley Knucklehead 1. Altri accolgono queste nuove rotte con grande piacere, come Lewis Hamilton felice di poter andare in giro per il mondo come recentemente a Miami che ha avuto diritto alla seconda edizione del suo Gran Premio.

« Personalmente, mi piace la direzione in cui lei (F1) prend, presumeva il sette volte campione del mondo. Adoro il cambiamento a cui stiamo assistendo. È emozionante andare in diverse parti del mondo e su diversi circuiti. Siamo stati in tutti gli altri continenti, spero che presto andremo in Africa e che sarà un'esperienza straordinaria per tutto il circo scoprire la cultura di questo continente. È una sfida dal punto di vista dell'ingegnere e del pilota andare in questi nuovi posti. »

Hamilton trasmette il messaggio

Sebbene felice di poter visitare nuove destinazioni e partecipare a questa nuova era, Lewis Hamilton resta comunque consapevole che la Formula 1 non deve andare in tutte le direzioni. Il pilota Mercedes capisce i nuovi interessi ma crede che i manager non debbano abbandonare il passato della F1 per luoghi sempre più esotici che non hanno fatto la storia di questo sport.

« Adoro tutti i vecchi brani e li preferirò sempre, proclama. Forse tra 20 o 30 anni un giovane vedrà Miami come un circuito storico, ma per noi è nuovo. Ma tutte le vecchie classiche come l'Ungheria, Silverstone, Zandvoort o Monza saranno sempre speciali.

Penso che sia importante continuare ad avere queste piste nel DNA della Formula 1. E per quanto ne so, Stefano (Domenicali, presidente F1) non ha alcuna intenzione di sbarazzarsene. È bello avere un equilibrio tra i due. » Al saggio.

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Gonzalo Forbes

Responsabile delle formule promozionali (F2, F3, FRECA, F4...). Portato dalla grazia di Franco Colapinto.

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J

dedeHJ37

14/05/2023 alle 06:54

con Libertymedia e Tilke i circuiti dove i soldi scorrono a bizzeffe e dove i vip si pavoneggiano hanno un futuro, la F1 si dà la zappa sui piedi, i veri appassionati guarderanno altrove, dove saranno corse vere con meno flon-flon e più sport e tecnica

13/05/2023 alle 03:39

Miami, Jeddah, Las Vegas… Baku, Abu Dhabi, Losail prima ancora, tante piste “Tilkesque” che non rimarranno certamente impresse nei ricordi della F1. Ma non tutti i circuiti recenti possono essere speciali e collinosi come Portimao!

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