Gran Premio dell'Arabia Saudita tra gli attacchi dei ribelli yemeniti

Questo venerdì, mentre i piloti di Formula 1 prendevano parte alla prima sessione di prove libere del Gran Premio dell'Arabia Saudita, è scoppiato un violento incendio in un deposito petrolifero della città. L'AFP parla di un attacco da parte dei ribelli yemeniti.

pubblicato 25/03/2022 à 17:28

Jeremy Satis

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Gran Premio dell'Arabia Saudita tra gli attacchi dei ribelli yemeniti

Un sito petrolifero è stato attaccato a Jeddah, a pochi chilometri dal circuito della Corniche. DPPI

Sono circa le 17:45 a Jeddah. I piloti di F1 Inizia l'ultimo quarto della prima sessione di prove libere del Gran Premio. Sui social network hanno cominciato ad emergere le prime immagini amatoriali di un incendio in un deposito petrolifero a Jeddah. Mentre completava gli ultimi giri delle ruote, Max Verstappen Lamentò anche un odore di fumo nella radio, senza sapere se questo avesse o meno un collegamento con l'incendio circostante.

LEGGI ANCHE: Un incontro avrà luogo dopo la seconda sessione di prove libere 

Dal cancello sud del Media Center abbiamo potuto vedere con i nostri occhi (vedi foto) un'enorme nuvola di fumo dirigersi verso l'aeroporto, che si trova una dozzina di chilometri a sud-est del circuito di Formula 1, senza che si sentisse alcun rumore. 

L'attacco rivendicato dagli Houthi

Secondo l'agenzia AP si tratterebbe di un deposito della compagnia petrolifera saudita Aramco, già attaccata nelle scorse settimane dai ribelli yemeniti Houthi, che hanno infatti rivendicato una serie di attentati contro il regno, sempre secondo l'agenzia AP. lo stesso dispaccio dell'agenzia Associated Press. 

Poco dopo, intorno alle 19, l'AFP ha a sua volta diffuso un dispaccio in cui si parla esplicitamente di un attacco da parte dei ribelli Houthi yemeniti. Infine, alle 19:42 (ora locale), l'AFP ha riferito che gli Houthi avevano rivendicato la responsabilità dell'attacco. Ricordiamo che gli Houthi si ribellano dal 2015 contro il potere yemenita, detenuto dalla coalizione dei paesi del Golfo, guidata proprio dal regno saudita. 

Senza sapere se ciò fosse legato o meno ad una possibile minaccia, anche l'aereo che ci ha portato a Jeddah giovedì sera non è riuscito ad atterrare per quasi un'ora (alle 23:30 ora locale), a causa della chiusura temporanea dell'aeroporto. . Per quanto riguarda la Formula 1, non lo ha ancora comunicato ufficialmente e afferma di aspettare maggiori informazioni dalle autorità per farlo. Per ora la seconda sessione di prove libere è stata ritardata di quindici minuti. 

Jeremy Satis

Grande reporter di F1 e appassionato di formule promozionali

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J

dedeHJ37

25/03/2022 alle 06:10

non dovevi andarci ma per liberty-media i soldi non puzzano!

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