Antonio Giovinazzi non è estraneo alla pressione, e lo è stato sin dal suo debutto karting, poi durante gli anni di formazione in monoposto.
Non è quindi l’incertezza che ancora incombe sul rinnovo del contratto con l’Alfa per la stagione 2020 a far dormire il pilota transalpino.
In difficoltà ad inizio stagione, Giovinazzi ha innegabilmente progredito nel corso della stagione, soprattutto in qualifica dove si trova spesso alla pari con il compagno di squadra Kimi Raïkkönen quando non è davanti al veterano finlandese.
In gara, il quasi-rookie ha fatto caldo e freddo fin dall'inizio della stagione a Spa-Francorchamps, dove era in zona punti prima di abbandonare dopo essere uscito di pista in preparazione del traguardo.
Si è rifatto a Monza firmando poi il miglior risultato della sua carriera con il 9° posto a Singapore dove ha condotto la gara per quattro giris prima di strappare il punto per il 10° posto nonostante il contatto con Daniel Ricciardo.
Sensazione contrastante alla fine del garage. Ma anche se ad un certo punto in pochi ci avrebbero creduto, io da #SingaporeGP senza almeno un punto non sarei tornato a casa
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Sentimenti contrastanti, ma da cui non sarei tornato indietro #SingaporeGP a meno che non avessi segnato un punto# AG99 pic.twitter.com/bItQPzyDfT- Antonio Giovinazzi (@Anto_Giovinazzi) 22 settembre 2019
Queste prestazioni incoraggianti sono state, però, in qualche modo oscurate da una caduta avvenuta nel primo giro del Gran Premio di Russia.
“Lo dico e lo ripeto: se continuo a fare un buon lavoro e a mostrare la stessa velocità delle ultime gare, nessuno potrà prendere il mio posto, però, afferma Giovinazzi dal paddock di Suzuka. Devo concentrarmi sul mio lavoro e non allentare la pressione.
En F1, tutto può cambiare in un istante. Un fine settimana sei una superstar, quello dopo sei il perdente e quello dopo sei di nuovo un eroe. Era lo stesso in tutte le categorie”.
L'italiano ammette naturalmente che non gli dispiacerebbe un po' di lucidità e stabilità per il resto della sua carriera, ma le sue esperienze passate gli hanno insegnato a ignorare le distrazioni fuori pista.
“Questa è la storia del mio viaggio nel motorsport, Ha aggiunto. Dal kart, non avevo il budget per continuare la stagione successiva; Correvo in una piccola squadra che mi supportava gratuitamente. Quando sono arrivato in monoposto, il mio supporto principale è arrivato dall’Indonesia (Ricardo Gelael, il padre del pilota di F2 Sean, ndr). Molti piloti ambivano alla mia posizione; Sono abituato a gestire la pressione”.
Giovinazzi è attualmente 18° nella classifica Piloti 2019 con 4 punti.
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