Fumata nera sul futuro della F1

L'incontro di conciliazione tra le alte sfere della disciplina non ha consentito di raggiungere alcun compromesso. Né Mosley né i capisquadra volevano scendere a compromessi sulle loro posizioni. Ed è difficile vedere cosa potrebbe riunirli in un progetto comune.

pubblicato 16/05/2009 à 10:15

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Fumata nera sul futuro della F1

L'incontro che vede faccia a faccia i padroni delle scuderie F1 sotto la bandiera unita della Fota, Max Mosley, presidente della FIA, e Bernie Ecclestone, rappresentante della CVC, titolare dei diritti commerciali della F1, si è conclusa con un fallimento. In assenza di Luca di Montezemolo, trattenuto in Italia per la morte del padre, Ferrari era rappresentato da Stefano Domenicali,
il direttore generale della Scuderia.

Come sospettavamo, la Ferrari, supportata da pochi altri team, ha criticato Mosley per aver fatto votare nuovi regolamenti dal Consiglio Mondiale della FIA senza aver rispettato le procedure legali imposte dalle proprie strutture. Queste procedure sono imposte da un accordo tra Ferrari, FIA ed Ecclestone risalente al 2005 e che offre alla squadra italiana la possibilità di porre il veto su determinate decisioni! Notate anche che queste decisioni non sono passate nemmeno attraverso la Commissione F1?

A meno che Mosley non faccia marcia indietro, cosa difficile da immaginare visto che è così ansioso di imporre il suo budget limitato a 44 milioni di euro (40 milioni di sterline), la vicenda potrebbe portare molto rapidamente ad un'azione legale. Gli avvocati di Ferrari si sono occupati del caso, depositando il caso davanti ai tribunali francesi.

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