Ferrari, basso profilo

La squadra italiana è arrivata a Barcellona con grandi speranze. Ma, ancora una volta vittima delle sue scelte strategiche, la Scuderia lascia Barcellona con soli tre piccoli punti.

pubblicato 10/05/2009 à 16:41

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Ferrari, basso profilo

L'inizio di questo fine settimana spagnolo lascia comunque ben sperare per la squadra di Luca di Montezemolo. Tutta la squadra sembrava preoccupata di tornare al top. E il terzo turno di prove libere, in cui Massa e Raïkkönen hanno segnato i due migliori tempi, ha finalmente regalato soddisfazioni. Non restava che confermarsi in qualifica e in gara.

Ma durante le prove cronometrate, dalla Q1, la Ferrari è tornata sui suoi passi. Kimi Raïkkonen, convinto di essere qualificato per la Q2, non ritiene utile uscire dalla sua tribuna. Gli ingegneri sono d'accordo. E la sanzione cade. Il finlandese, 16esimo, partirà dal fondo della griglia. Massa, quarto più veloce in qualifica, ha concesso il squadra spero di lottare per i punti più importanti.

Al via del Gran Premio di Spagna la sfortuna sembra cambiare schieramento. Un grande tamponamento manda in scena cinque auto ma risparmia Raïkkönen, che stava passando. Il finlandese ha colto l'occasione per ritornare in decima posizione e conta di lottare per i punti. Ma un nuovo problema di affidabilità del auto rallenta il finlandese, che non riesce più ad accelerare, l'abbandono è inevitabile.

Davanti, Felipe Massa in lotta per il podio. Autore di una buona partenza, viene staccato dalla Brawn ma con cui lotta per tutto il GP Sebastian Vettel, che riesce a contenere. Ma a otto giri dal traguardo arriva via radio la brutta notizia. La sua macchina, con poco carburante, rimarrà senza carburante se continua ad attaccare così tanto. Per evitare un rifornimento che lo porterebbe quasi fuori dalla zona punti, il brasiliano deve togliere il piede per risparmiare carburante. Lascia così che Vettel scivoli verso il 4° posto e addirittura vede Alonso prendere la quinta posizione da lui.

Al termine di questo fine settimana ancora poco prolifico, la Scuderia sa ormai di poter lottare con le vetture di testa. Ma per sperare di vincere un Gran Premio e risalire nella gerarchia dei team, la Ferrari ha ancora del lavoro da fare.

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