Laureato in ingegneria meccanica presso l'École Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL) nel 1994, Mattia Binotto è entrato a far parte del team di test del squadra Ferrari nel 1995 per poi raggiungere il grado di ingegnere nel 1997. Entra nel reparto Motori nel 2004 per diventarne, dal 2007, uno degli elementi chiave. Vicedirettore del reparto Motori nel 2013, con l'arrivo del V6 turbo/ibrido, ne diventa direttore a fine 2014. Considerato nel 2015 il principale artefice dell'incremento prestazionale del propulsore interno, è stato nominato tecnico direttore della Scuderia nel 2016 da Maurizio Arrivabene dopo la partenza a fine luglio di James Allison. Nel gennaio 2019 è toccato ad Arrivabene lasciare il palco e lasciare il posto a Binotto che è diventato direttore della Gestione Sportiva della Ferrari. Nel 2019 Binotto ha contribuito alle prime due vittorie di Charles Leclerc e l'ultimo di Sebastian Vettel prima che la squadra venisse condannata dalla FIA per un motore non regolamentare (consumo eccessivo nascosto di carburante). Nonostante un anno finanziario 2020 disastroso – il peggiore dal 1980 – che ha visto la Scuderia finire al 6° posto nel campionato Costruttori, lo svizzero resta al suo posto per preparare la rivoluzione tecnica prevista per il 2022. F1-75, Ferrari connaît un début de sai
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