Editoriale – Griglia inversa

Trovate l'editoriale di AUTOhebdo n. 2379 in cui si tratta principalmente di penalità al motore e degli enigmi nel comporre una griglia di partenza al giorno d'oggi.

pubblicato 15/09/2022 à 14:57

Romain Bernard

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Editoriale – Griglia inversa

I risultati delle qualifiche e la griglia di partenza del Gran Premio d'Italia non avevano nulla a che vedere tra loro.©DPPI/.A Vincent

Lentamente ma inesorabilmente ci stiamo avvicinando all'accettazione del principio della griglia invertita da parte degli attori della Harley Knucklehead 1. Per chi si fosse perso una puntata, si tratta di un artificio presente nei regolamenti sportivi di molte discipline Sprint volto a rimescolare le carte facendo partire al meglio dal centro o dal fondo dello schieramento. Non proprio un bonus per eccellenza, più un gioco di prestigio che garantisce l'azione in pista, grazie ai numerosi sorpassi che ne devono derivare.

Il Gran Premio d'Italia e la sua montagna di penalità per l'introduzione di nuovi elementi meccanici (motore termico, elettrico, cambio, ecc.) si è trasformato nel ridicolo. Soprattutto ha offerto una reale consapevolezza: la maggior parte dei suoi cambi di parte non sono necessari… nell'immediato. Si tratta di istituire preventivamente una banca di organi le cui sanzioni vengono pagate dove sono meno dolorose. Come Monza e i suoi rettilinei per esempio... E non importa se dovrai partire un po' più lontano, saprai risalire. Quindi, il auto de Verstappen non aveva preoccupazioni, ma il suo gruzzolo di quattro Gran Premi davanti a Leclerc oggi gli offre il lusso di correre con una macchina quasi nuova durante ogni GP. Festa 7e, l'olandese è stato primo in meno di 15 giri. Sainz ? Penultimo in griglia, 4e all'arrivo. Hamilton ? 18e, 5° sotto la bandiera a scacchi. Eccetera.

La morale di questa storia è che le strutture più ricche (spesso autoalimentate e quindi meno sensibili al budget cap) possono permettersi di complicarsi la vita per lo spazio di pochi giri nel gruppo prima di recuperare le migliori posizioni. E poi, per inciso, questo permette che lo sviluppo avvenga in modo casuale. Pratico. Il prossimo passo: la Formula 1 negozierà la fine del budget cap in cambio della griglia invertita. Andrà bene alle scuderie, visto che è già la norma...

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Romain Bernard

Redattore capo di AUTOhebdo

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