Secondo Räikkönen gli pneumatici da pioggia sono “facilmente soggetti all'aquaplaning”.

Incoronato campione del mondo nel 2007 sulla stessa pista di Interlagos, Kimi Räikkönen ha vissuto ieri in Brasile una fine prematura di gara, che poteva finire male per il pilota della squadra Ferrari.

Terzo sulla griglia di partenza, Kimi Räikkönen ha perso rapidamente la sua posizione Max Verstappen all'inizio della corsa, prima di beneficiare della sosta Red Bull Racing al momento della neutralizzazione dell'evento in seguito all'incidente di Marcus Ericsson, per recuperare la sua posizione iniziale.

Ma il finlandese è stato sorpreso alla ripartenza sul rettilineo, causando aquaplaning, prima di colpire due volte i muri di protezione e fermarsi al centro della pista. Il finlandese è uscito illeso, ma l'incidente avrebbe potuto essere drammatico, con diverse vetture che sono arrivate molto vicine a colpire la SF16-H n. 7.

"Ho avuto questo aquaplaning in un posto dove non me lo aspettavo: nel mezzo di una linea retta, ha spiegato Räikkönen. Ho quasi ripreso la macchina, ma sono uscito in un posto pessimo. Gli pneumatici da pioggia sono molto vulnerabili e soggetti facilmente all'aquaplaning.

Dipende ovviamente dal circuito e da tanti parametri, ma rispetto a qualche anno fa, questi pneumatici potrebbero gestire queste quantità senza problemi di aquaplaning. »

Il finlandese non è stato l'unico pilota a lamentarsi delle gomme da bagnato fornite dal produttore italiano Pirelli. Romain Grosjean ammesso dopo il suo incidente nel giro di uscita dai box per raggiungere la griglia di partenza che “Le Pirelli sono tutt'altro che buone sotto la pioggia. »

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