(AUTOhebdo n°1527 del 4 gennaio 2006)
“Il titolo mondiale non ha cambiato nulla per me. La mia filosofia rimane la stessa: battere gli altri piloti. Voglio essere il migliore nel 2006, 2007, 2008 e oltre. Il meglio in tutto quello che faccio, anche domani giocherò a tennis! Avrò la stessa determinazione che ho in ogni cosa della mia vita... Molte persone mi hanno chiesto del regalo che mi sono fatto per festeggiare il mio titolo mondiale. Niente ! Vengo da una famiglia modesta e non invidio la vita dei ricchi. Quindi non comprerei mai qualcosa di costoso, non saprei come usarlo! ».
In poche frasi, mentre Carlos Ghosn, presidente dell' Renault, gli regalò la R25 con la quale aveva appena raggiunto la gloria, Alonso piantato un chiodo noto a tutti. Disinteressato al denaro, figlio di famiglia modesta, educato nel rispetto delle tradizioni, con i piedi ben saldi a terra grazie al sostegno della sua stretta famiglia... "La grande testa? Me ? Mai ". È vero che a volte basta riformulare le cose per convincersi che siano vere. Mentre il suo entourage professionale non perdeva occasione per assicurarci che eravamo di fronte a un “adolescente che doveva essere preservato, protetto da tutto”. Per lui niente era troppo bello. Capriccioso? Tu stai sognando! Chiuso nella sua bolla, concentrato. Professionalmente impeccabile, a parte qualche sbalzo d'umore, che attribuiamo ad una grande timidezza
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